Il No al referendum sulla riforma costituzionale "sarebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia". Lo dice l'ambasciatore Usa in Italia John Phillips intervenendo ad un incontro sulle relazioni transatlantiche organizzato a Roma all'istituto di studi americani. E aggiunge: "Il referendum è una decisione italiana" ma il Paese "deve garantire stabilità politica. Sessantatrè governi in 63 anni non danno garanzia". Il voto sulle riforme costituzionali, continua, "offre una speranza sulla stabilità di governo per attrarre gli investitori". Un'uscita che ha tutto il sapore dello schieramento in favore della riforma costituzionale sulla quale gli italiani voteranno in autunno e che scatena le proteste nel centrodestra. Tra i primi, Altero Matteoli ("E' una entrata a gamba tesa") e il capogruppo di Fi alla Camera, Renato Brunetta: "Ricordiamo all'ambasciatore americano Phillips l'art. 1 della nostra Costituzione: la sovranità appartiene al popolo... italiano".