Centrodestra, Salvini: il leader lo scelgono gli italiani. Programma chiaro

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Accoglienza calorosa in Puglia per Matteo Salvini. Dopo gli scontri in strada di Napoli si temeva il bis e il prefetto aveva predisposto un servizio d'ordine agguerrito con camionette, blindati e cani poliziotto. Ma è andato tutto bene, anzi è finita a tarallucci e vino, e selfie coi militanti giunti in nutrite rappresentanze delle sei province pugliesi nella prestigiosa Villa Romanazzi con un bel risotto ai gamberi e dell'ottimo negramaro brindisino,dopo la registrazione a teatro di una lunga e molto efficace intervista con tante scuse ai meridionali per le passate intolleranze leghiste dei tempi ormai andati di Umberto Bossi. Affari c'era e ha realizzato video e foto ma soprattutto una intervista di bilancio e prospettive al possibile futuro leader del centrodestra.

Ecco la video-intervista del direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino al segretario federale della Lega, Matteo Salvini.

Com'è questa trasferta pugliese?
"Dà sempre enormi soddisfazioni. Son partiti alcuni entusiasti e adesso ci sono sindaci, assessori, consiglieri comunali, medici, avvocati, imprenditori, pescatori, commercianti, ulivicoltori. E' un mondo, probabilmente orfano di altra politica e di altri partiti che hanno deluso e tradito, altrimenti non aspetterebbero Salvini. E quindi vieni a Brindisi, vieni a Foggia, vieni sul Gargano, vieni a Matera...Io, Matteo Salvini, sono uno, con tutti i limiti del mondo, però penso che la Puglia abbia tali e tante energie per un ragazzo e per un ingegnere che mi dice che deve andare all'estero per poter avere un futuro e spera di poter tornare in Italia. Il mio obiettivo è questo, tenere qua i nostri ragazzi migliori. In Puglia come a Milano".

Dopo l'esperienza di Napoli aveva qualche preoccupazione?
"No, nel male di quegli scontri c'è il bene di tanti napoletani che non mi conoscevano e che ora si stanno avvicinando grazie alla follia di quelle giornate. Ho incontrato la Puglia nei giorni scorsi a Milano al Salone del Mobile e a Verona al Vinitaly: è una realtà economica, produttiva e industriale di assoluta eccellenza".

Tornerà presto in Puglia?
"Sì, qua ci sono alcune battaglie importanti, magari piccole che non finiranno nei salotti di Vespa a Porta a Porta. Ad esempio, a Santeramo c'è stata la battaglia per la cassa integrazione per bloccare i licenziamenti della Natuzzi contro il falso Made in Italy dei cinesi nei sottoscala del Materano. Ma anche in Salento e a Foggia dove c'è una situazione di ordine pubblico devastante. Quindi tornerò".

Per non parlare di Ilva...
"Qualcuno ha la coscienza sporchissima, non solo sull'Ilva. A giugno, si eleggono più di cento sindaci e cercherò di fare il possibile, sicuramente ci sarà un altro blitz di ascolto e di confronto pugliese. Ci sono gli agenti della polizia penitenziaria che lavorano in condizioni disumane, ci sono insegnanti che non vogliono essere deportati in giro per l'Italia. Quindi, c'è tanto da costruire".

A livello nazionale c'è un riavvicinamento con Forza Italia dopo il pranzo Berlusconi-Meloni...
"Io lavoro per unire e per raccogliere, senza perdere dignità e identità. Se si riesce ad avere un progetto coerente sono felice, però senza coinvolgere i traditori e i poltronari e senza guardare al passato e non al futuro".

L'ultimo sondaggio della Ghisleri, Euromedia, pubblicato su Affaritaliani.it, dice che il Pd si sta decomponendo e che i grillini non decollano...
"L'ho letto, il Centrodestra unito sarebbe la prima forza politica. Però, per serietà nei confronti dei lettori di Affaritaliani.it, fra cui ci sono anch'io, e per gli italiani in generale, dico che cercherò di avere un accordo il più ampio possibile con la squadra la più ampia possibile, però con un programma chiaro e coerente sull'euro, sull'Europa, sulle banche, sulla legge Fornero, sull'agricoltura. Non voglio ricommettere gli errori del passato".

Ovunque va ci sono questi cartelli 'Salvini premier'...
"Il candidato lo devono scegliere gli italiani e non le segreterie di partito ad Arcore o altrove ma gli italiani nelle piazze da Nord a Sud. Chi sfida Renzi e Grillo lo devono scegliere gli italiani".