Ragazze costrette a prostituirsi tramite violenze, minacce e riti vodoo: scoperta organizzazione criminale nigeriana.
Nove mesi di complesse indagini, appostamenti e strumenti tecnici, hanno condotto la polizia locale di Roma Capitale, a fare irruzione, nella mattinata di mercoledì, in un appartamento in zona Borghesiana. Un blitz finalizzato ad acquisire il materiale probatorio su un organizzazione nigeriana, dedita allo sfruttamento della prostituzione. L'operazione, tutt'ora in corso, ha alzato un velo sull' inquietante storia delle ragazze su strada, che, come emerso dalle indagini, spesso venivano vendute, alcune delle quali ancora minori, dalle stesse famiglie od offerte come risarcimento per debiti non pagati in patria. Sul territorio italiano, la gestione delle ragazze era affidata a diverse maitresse, che ne curavano la "contabilità" e le controllavano. Agli affiliati di sesso maschile, erano invece affifdati I compiti punitivi. Le ragazze, che per non dare nell'occhio venivano fatte prostituire nel Frosinate, oltre alle violenze fisiche, subivano infatti intimidazioni e minacce di riti Vodoo.
In collaborazione con gli operatori del programma "Roxane", che si occupa di protezione alle vittime della tratta, i caschi bianchi hanno finalmente liberato le ragazze, sequestrato I libri contabili della banda e la somma di 8000 euro in contanti. Indispensabile quindi il supporto psicologico nella successiva fase di assistenza alle stesse.