Brevetti, Strasburgo chiede nuove leggi sulla proprietà intellettuale - Affaritaliani.it

Affari Europei

Brevetti, Strasburgo chiede nuove leggi sulla proprietà intellettuale

Approvate due relazioni sui brevetti, l'Ue alza l'attenzione sul rispetto della proprietà intellettuale. Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di legiferare sulla materia: "Serve un approccio organico che vada al di là dei nostri confini", ha dichiarato Alessia Mosca, eurodeputata del Pd e responsabile del rapporto Dpi (diritti di proprietà intellettuale) nei confronti dei Paesi terzi.

L'approvazione delle due relazioni, che non riguardano solo i diritti d'autore ma anche marchi e brevetti, è una prima risposta al crescente numero di violazioni della proprietà intellettuale sia all'interno che all'esterno dei confini europei. Ora diventa centrale il tema dei Paesi terzi, con il Parlamento che chiede alla Commissione di legiferare sul tema per dotare i 28 di migliori strumenti per proteggere la proprietà intellettuale europea al di fuori dei confini continentali.

Nel rapporto dell'eurodeputata Alessia Mosca si afferma che l'Unione europea deve dotarsi di migliori strumenti per proteggere la proprietà intellettuale dell'Ue nei Paesi terzi. "Chiediamo alla Commissione di legiferare nuovamente sulla materia, tenendo conto delle innovazioni tecnologiche e della necessità di trattare in maniera separata la contraffazione fisica di marchi e brevetti dalle violazioni del diritto d'autore", spiega Alessia Mosca secondo la quale "è necessario un approccio organico e globale, che veda il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, produttori e consumatori, per lottare contro un fenomeno che rischia di depauperare l'Unione europea della spinta creativa e di innovazione così tanto necessaria per aiutare la ripresa economica". 

Nel rapporto si prevedono altre misure come la promozione della consapevolezza di cosa vuol dire avvalersi di un prodotto o servizio contraffatto da parte di consumatori e utenti tramite una miglior informazione, lo sviluppo di nuovi modelli commerciali, una rinnovata attenzione ai problemi di settore delle Pmi, lo sviluppo dell'attività dell'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, l'istituzione all'interno della Commissione europea di un gruppo di esperti sul rispetto dei Dpi, catene di approvvigionamento internazionali e ruolo delle dogane e della cooperazione internazionale per contrastare le irregolarità.