Cervello virtuale, il progetto Ue che può sconfiggere l'Alzheimer - Affaritaliani.it

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Cervello virtuale, il progetto Ue che può sconfiggere l'Alzheimer

Un simulatore che riprodurrà integralmente un cervello umano, emozioni comprese. E una cura contro Alzheimer, Parkinson. E' l'obiettivo di Human Brain, importante progetto finanziato dall'Unione Europea. “Entro il 2023 potremo trovare nuove cure per le malattie mentali", afferma Henry Markram del Brain Mind Institute dell'École Polytechnique di Losanna.

Nel 2007 l'équipe di Markram era riuscita a modellizzare il funzionamento biologico di 10mila neuroni della corteccia cerebrale dei topi; l'obiettivo dello HBP, sfruttando i progressi negli algoritmi di modellizzazione e nella tecnologia, è quello di riuscire a costruire un modello dei 100 miliardi di neuroni di un cervello umano su un solo supercomputer. Un meccanismo che permetterebbe di trovare nuove cure le principali malattie degenerative delle cellule celebrali, come Alzheimer e Parkinson, ma anche di altri meccanismi, come la schizofrenia.

L'iniziativa, considerata una delle scientificamente più innovative a livello internazionale, gode del sostegno dell'Unione Europea nel quadro dei suoi programmi sulle tecnologie future ed emergenti. Lanciato nell'autunno del 2013, lo Human Brain Project unisce 112 centri di ricerca pubblici e privati, soprattutto europei. A sostegno del progetto ci sono 1,2 miliardi di euro in 10 anni.

Gli obiettivi del progetto sono più che ambiziosi e c'è anche chi dubita che potranno davvero essere portati a termine. Una parte della comunità scientifica sostiene la sua impossibilità. Ma Markram si dice fiducioso e allontana le critiche. "Grazie al sostegno dell'Ue ce la faremo". A ogni modo, il primo risultato a cui mira il progetto è quello di creare una piattaforma informatica in grado di integrare in maniera dinamica i risultati di ricerca vecchi e nuovi. Questa piattaforma sarà poi l'arma decisiva per sconfiggere l'Alzheimer e altre malattie neurologiche? La Commissione Europea è convinta di sì. La risposta tra qualche anno.