Fake news, Merkel e quel selfie con il finto terrorista
Il selfie tra Merkel e un rifugiato siriano é stato diffuso in rete col titolo: "La cancelliera si fotografa col terrorista di Bruxelles". Allarme fake news
Il 10 settembre 2015 Anas Modamani aveva 18 anni e da un mese era arrivato in Germania dopo essere fuggito dalla Siria, attraverso Grecia e Turchia. Quel giorno Angela Merkel visito' il centro che lo ospitava temporaneamente e lui riusci' a scattarsi un selfie con lei. Quella foto venne poi rilanciata piu' di 200mila volte su Facebook con la falsa notizia di 'un selfie di Angela Merkel con uno dei terroristi di Bruxelles'. Il grido di allarme e' stato lanciato da Izabella Cooper, portavoce di Frontex, durante il seminario sulle 'fake news' del Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese).
Fake news e Social Bot, é allarme in Europa
Merkel non e' l'unica vittima. C'e' un vero e proprio sistema per alterare la comunicazione e quindi influenzare le scelte dei cittadini. Tabea Wilke, tedesca, amministratore delegato di 'Botswatch', ha denunciato l'utilizzo nelle campagne elettorali dei 'social bot', un fenomeno tecnologico capace di inviare in automatico centinaia di migliaia di finte news con macchine che fingono di essere persone reali in rete. Dietro c'e' un software programmato. Al discorso di Angela Merkel al congresso del partito CDU di dicembre, il dieci per cento dei post su Twitter provennero da 'social bot'. L'attivita' di questi 'social bot' aumento' vertiginosamente a ridosso delle elezioni sia in Germania sia negli Usa. La societa' 'Botswatch' ha sviluppato una tecnologia che consente di trovare, monitorare e analizzare l'attivita' dei 'social bot' in tempo reale.