Affari Europei
Irlanda, ecco il piano post austerity: "Giù le tasse, su gli stipendi"
Crescita in accelerazione, deficit e debito in calo, giù anche la disoccupazione. In Irlanda crisi e austerity sono solo un ricordo. E il governo presenta un piano quinquennale: previsti drastici tagli alle tasse e aumento della spesa pubblica. Dopo anni di rigore e sacrifici Dublino può voltare finalmente pagina e guardare al futuro con più ottimismo. Il briefing sullo stato dell'economia del ministro delle Finanze Michael Noonan davanti al Parlamento ha tratteggiato un quadro economico ancora migliore del previsto: crescita in accelerazione (4% quest'anno), deficit e debito in calo, disoccupazione ridimensionata. Con la conseguenza che, stando al governo, si intravedono ora tagli alle tasse e ritocchi in alto per gli stipendi.
D'altra parte i dati parlano chiaro: dopo il +4,8% del 2014 il Pil irlandese crescerà anche nel 2015 di 4 punti percentuali e si stima un +3,8% anche nel 2016. Il governo prevede che su lunga scala la media di crescita possa mantenersi sul +3,25% nel prossimo decennio. Insieme alla crescita è inevitabile il miglioramento anche per deficit e debito pubblico. Il primo dovrebbe scendere al 2,3% del Pil nel 2015, molto al di sotto del tetto Ue del 3%. Il debito pubblico, dopo aver toccato il 125% al culmine della crisi, scenderà al 105% del Pil nel 2015. Secondo le stime, nel 2020 dovrebbe arrivare addirittura all'85%. Futuro roseo previsto anche sotto il profilo occupazionale. Nel 2016 si stima che il tasso di disoccupazione scenderà all'8,8% e si tratta di una previsione rivista continuamente al ribasso.
L'economia irlandese, dopo il piano triennale di salvataggio messo a punto nel 2013 con Ue e Fmi è diventata quella che cresce più velocemente nell'Eurozona. E' chiaro che con numeri e previsioni del genere il governo possa finalmente abbandonare le drastiche misure prese in tempi di austerity. e così l'esecutivo ha lanciato un piano quinquennale post austerity che prevede un drastico taglio alle tasse e un aumento alla spesa pubblica. Il budget dell'anno prossimo, come spiega il Sole 24 Ore, sarà il secondo consecutivo a ridurre le tasse e incrementare la spesa, dopo sette manovre successive da ben 30 miliardi di tagli (pari al 20% del Pil irlandese). Si prevede un aumento degli stipendi e a questo proposito il ministro della Spesa, Brendan Howlin, ha confermato che presto inizieranno colloqui con i sindacati per voltare pagina dopo i pesanti tagli salariali del passato.
La mossa del governo irlandese ovviamente guarda anche alle elezioni del prossimo anno, dove spera di portare a casa i risultati di questo nuovo piano post austerity. Ma il risultato elettorale non è per nulla scontato. Nei sondaggi la coalizione di centrodestra è data in difficoltà. Non tanto con il Fine Gael (il partito di Noonan), attestato al 24% dei consensi insieme all'opposizione del Sinn Fein, quanto con i partner laburisti, scesi appena al 7 per cento. Molti elettori ancora ricordano le misure introdotte per limitare il deficit, come l'introduzione della tassa sull'acqua. Il lungo periodo di aumento di tasse e austerity ha aumentato i favori verso partiti di protesta. Vedremo se questo nuovo piano sposterà gli equilibri.