Marine Le Pen, "misterioso" viaggio a Mosca. Sul piatto prestiti al Fn - Affaritaliani.it

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Marine Le Pen, "misterioso" viaggio a Mosca. Sul piatto prestiti al Fn

Missione-lampo a Mosca di Marine Le Pen, culminata con una visita alla Duma, dove e' stata ricevuta per oltre un'ora dal presidente dell'assemblea, Serghei Naryshkin, deputato del partito al potere Russia Unita e quarta figura istituzionale su scala gerarchica, vicinissimo al Cremlino. Una passerella semi-clandestina, quella della leader del Front National: una delle personalità più spiccatamente euroscettiche, ancorché xenofoba e di estrema destra, con cui la Russia ha intrecciato rapporti molto stretti, nel verosimile intento di ampliare le già crescenti crepe emerse in seno all'Ue a proposito delle sanzioni imposte alla Federazione per il suo ruolo nel conflitto in Ucraina.

Il rapporto privilegiato della Le Pen con Mosca ricorda un po' anche le mosse di politica estera della Lega Nord e in particolare di Matteo Salvini, che è già stato in Russia più volte e incontrerà Putin nelle prossime settimane.  Intanto in Francia si sta molto speculando sui motivi della visita di Marine. Le Figaro ha subito definito "un viaggio misterioso" quello della Le Pen. La stranezza non è neanche tanto il viaggio in sé, visto che la leader dell’estrema destra francese è già andata nell’aprile 2014 in piena crisi ucraina e aveva sostenuto la posizione russa sulla Crimea, ma il fatto che il programma della visita è cambiato nelle ore precedenti il suo arrivo, annunciato solo in extremis e tenuto il più possibile lontano dai mass media. L'incontro con Naryshkin, che in origine sarebbe dovuto essere addirittura trasmesso in diretta televisiva, e' avvenuto invece interamente a porte chiuse. A beneficio del pubblico, solo i dispacci delle agenzie di stampa locali e una foto 'rubata' dell'ospite mentre si concede una passeggiatina sulla Piazza Rossa.

Le Pen è stata gratificata dall'anfitrione come guida di una delle "principali forze politiche francesi" che, ha sottolineato ancora Naryshkin, grazie alla sua capacità di "armonizzarsi con la stagione e lo spirito della Francia contemporanea" un anno fa seppe vincere le elezioni europee in patria. Niente altro, da parte del capo della Duma. Lei invece non si è fatta pregare e, dopo aver corretto l'interlocutore definendo il proprio partito niente meno che "maggioritario in Francia" e se stessa sua massima "rappresentante", ha elencato gli argomenti discussi: nell'ordine "la crisi ucraina, la situazione in via di peggioramento concernente lo Stato Islamico, il pericolo degli attentati terroristici e la situazione finanziaria mondiale".

Fin dallo scorso novembre e' stata chiacchieratissima la concessione di un mega-prestito da 9 milioni di euro al Front National da parte della 'Fcrb', una banca russa controllata dallo Stato: si dice che si sia trattato del 'premio' accordato da Vladimir Putin alla formazione di le Pen per aver a suo tempo appoggiato l'occupazione e la successiva annessione della Crimea. L'interessata non si e' tirata indietro: il conseguimento di ulteriori prestiti, ha tagliato corto, "non esauriva l'obiettivo" della visita a Mosca. Dunque vi rientrava senz'altro, insieme "all'importante possibilita' di discutere quanto avviene in Europa e nel mondo". Del resto, "monsieur Naryshkin e io ci vediamo piu' o meno una volta l'anno", ha lasciato cadere, "e con lui sono lieta di scambiare regolarmente opinioni su temi di grande rilievo in quanto", ha spiegato, "nelle nostre analisi spesso coltiviamo un punto di vista simile". Quanto a eventuali altri colloqui previsti durante la propria "breve" permanenza in Russia, le Pen non vi ha voluto accennare. Si e' limitata a chiudere criticando le autorita' di Parigi perche' troppo "influenzate" dagli Usa, a loro volta responsabili di un "ruolo di primo piano nell'approvazione delle sanzioni comunitarie anti-russe".