Affari Europei
Migranti, l'est Europa dice no alle quote. Domenica il summit dei falchi a Praga

A guidare l'ala dura di chi in Europa non vuole l'arrivo dei migranti è il primo ministro slovacco, Robert Fico, che in più di una occasione ha dichiarato di voler fare tutto il possibile per impedire che in Europa passi la proposta della Commissione Ue di una redistribuzione interna all'Unione dei migranti.
Insieme al primo ministro slovacco c'è anche il presidente ungherese, Victor Orban, proprio quello che sta facendo costruire un muro al confine con la Serbia per impedire ai rifugiati provenienti dalla Grecia di entrare in Unione europea.
Ma tra i falchi del no a Bruxelles c'è anche la Repubblica ceca e la Polonia. Senza contare le tre repubbliche baltiche, più preoccupate però dalla crisi con Mosca. I primi ministri di Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica ceca si incontreranno domenica a Praga per discutere di come bloccare la proposta lanciata dalla Commissione Ue, e appoggiata da Germania, Francia e Italia, che prevede un sistema di redistribuzione in quote obbligatorie all'interno dei confini Ue
“Rifiutiamo con forza ogni tipo di quota”, ha dichiarato il primo ministro slovacco. “Se un meccanismo per la redistribuzione automatica fosse adottato, ci ritroveremmo con centomila persone dal mondo arabo e questo sarebbe un problema che non voglio la Slovacchia abbia”.