Affari Europei
Privacy online, giro di vite dell'Europa nei confronti degli Usa
"Nessun controllo di massa" da parte degli Stati Uniti in Europa, limitazioni dalle autorita' pubbliche ai dati personali, maggiore trasparenza in ambito commerciale con possibilita' di sanzioni ed "esclusioni" per le compagnie che non rispettano le regole. Sono alcune delle misure introdotte dalla Commissione europea nei testi legali per gli accordi di scambio di informazioni commerciali tra Stati Uniti ed Unione europea, pubblicati oggi dall'esecutivo comunitario.
I nuovi testi fanno seguito all'accordo raggiunto il 2 febbraio scorso tra le due parti dopo il cambio di regole deciso per "ricostituire fiducia nello scambio transatlantico di dati" dopo le rivelazioni sulla sorveglianza operata dalla autorita' statunitensi. Il presidente degli Stati Uniti ha promulgato la legge il 24 febbraio, mentre in Europa servira' il via libera del Consiglio Ue previa approvazione del Parlamento europeo. Le nuove regole si applicheranno a "tutte le compagnie che forniscono servizi sul mercato dell'Ue", creando un nuovo quadro giuridico per lo scambio di informazioni commerciali chiamato "scudo per la privay Ue-Stati Uniti".
Tra le novita' spicca quella che vede per la prima volta l'Ue avere garanzia scritta dall'Ufficio del direttore dell'Intelligence nazionale degli Stati Uniti che ogni accesso di autorita' pubblica ai dati per ragioni di sicurezza nazionale "sara' soggetto a limitazioni e meccanismi di salvaguardia, per evitare accesso generalizzato a dati personali". Viene poi rafforzato il diritto di tutela del cittadino.
Le compagnie che gestiscono o che sono in possesso di dati relativi alle risorse umane, dovranno risolvere i reclami entro 45 giorni. Ai cittadini verra' offerta assistenza attraverso sistemi gratuiti di risoluzione delle controversie, con la possibilita' per i cittadini Ue di rivolgersi ai garanti per la privacy nazionali, le quali lavoreranno con il dipartimento americano per il commercio e la Commissione federale per il commercio al fine di "assicurare che le controversie irrisolte siano risolte". Attraverso il meccanismo congiunti annuale di revisione, Unione europea e Stati Uniti potranno emendare, modificare il nuovo "scudo per la privacy".