Affari Europei
Terrorismo, sul tavolo l'ipotesi di una "mini Schengen"

Il presidente del'Eurogrouppo, Jeroen Dijsselbloem, ha agitato lo spettro di una "mini-Schengen" che lasci fuori i Paesi incapaci di difendere le frontiere europee se non sara' rafforzata la sicurezza dei confini esterni dell'Ue. "Non possiamo mantenere nel tempo il nostro stato sociale se l'afflusso di migranti prosegue a questo ritmo", ha avvertito il ministro delle Finanze olandese in un'intervista al quotiduano economico tedesco Handelsblatt, "se l'Ue non protegge meglio le sue frontiere esterne, allora lo fara' un piccolo gruppo di Paesi".
Dijsselbloem ha precisato di "non auspicare proprio" la nascita di una simile "mini-Schengen" che restringerebbe la liberta' di circolazione soltanto a una manciata di Paesi tra i 26 che attualmente aderiscono agli accordi che hanno abolito i controlli dei documenti alle frontiere, "perche' avrebbe conseguenze politiche ed economiche negative per tutti noi".Nel caso di una mini Schengen sarebbero a rischio soprattutto gli Stati del Sud e dunque Italia, Spagna e Grecia.