Ita, si scaldano i motori per la gara a tre: Msc-Lufthansa in pole position

Scaduti i termini per la presentazione di una manifestazione d’interesse, la gara per acquistare la maggioranza di Ita Airways entra nel vivo

(Fonte immagine: La Presse) 
Economia
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Alitalia, parte la gara per privatizzare Ita: Msc-Lufthansa in pole position 

Scaduti i termini per la presentazione di una manifestazione d’interesse, scatta il via libera alla gara per acquistare la maggioranza di Ita Airways: sul tavolo del Ministero dell’Economia ci sono quindi l'offerta di Msc-Lufthansa, quella dei fondi Indigo Partners e quella di Certares, che propone la partnership commerciale con Ari France-Klm e Delta Air Lines. 

La roadmap di Palazzo Chigi prevede una prima offerta vincolante tra fine aprile e inizio maggio, per poi chiudere a dicembre, passando per un accordo preliminare tra il 13 e il 17 giugno. Dalla scadenza del 18 aprile, quanto scrive il Corriere della Sera “non sono arrivate nuove candidature oltre alle tre già ricevute: quella di Msc-Lufhtansa e quelle dei fondi statunitensi Indigo Partners e Certares”. Al momento, sembrerebbe prevalere la bozza di Msc-Lufthansa, l’unica ad aver assegnato alla compagnia un valore a medio e lungo termine pari a 1,2-1,4 miliardi di euro. 

 
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Msc e Lufthansa avrebbero già messo a punto una prima bozza del piano industriale 2023-2028. Il primo trimestre 2022 si è chiuso per la compagnia come da business plan e il secondo inizia in linea con le previsioni. In uno scenario di guerra a pesare sempre di più è il caro carburante,  motivo ulteriore per il quale si vorrebbero accelerare i tempi per la cessione di Ita. In pole position l’offerta di Msc- Lufthansa, che secondo gli analisti consentirebbe a Msc di sviluppare il portafoglio cargo e a Lufthansa di consolidare la leadership nel segmento business, rafforzando la componente di traffico leisure verso l'Italia. 

 
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Intanto, è ancora nebbia fitta sui lavoratori Covisian e Almaviva. Stasera, alle 19, alla vigilia dell'incontro al ministero del Lavoro, fiaccolata in Corso Vittorio Emanuele, davanti alla cattedrale di Palermo, a sostegno della vertenza Covisian per la commessa Ita. Il mancato rispetto della clausola sociale sottoscritta al ministero del Lavoro il 21 ottobre, dopo sei mesi mette a rischio licenziamento 543 operatori palermitani. Si tratta dei 221 di Covisian che dal primo maggio sarebbero messi alla porta dopo il dietrofront di Ita sulla commessa; e dei 322 di Almaviva in cassa integrazione.

"Ci mobilitiamo ancora una volta, affermano le sigle sindacali, per difendere i diritti, per il rispetto degli accordi sottoscritti e per la corretta applicazione delle clausole sociali. Continuiamo a denunciare con forza che e' inaccettabile e paradossale che proprio Ita, società che al 100% risulta essere proprietà dello Stato, avvia gare al massimo ribasso che eludono le leggi italiane". Inoltre, "chiediamo il massimo coinvolgimento delle istituzioni locali e nazionali, della stampa e dei media per la risoluzione della vertenza che rischia di trasformarsi in un massacro sociale creando disoccupazione e disperazione per 543 famiglie palermitane".

 

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