Musk pronto a tagliare i dipendenti di Twitter del 25%

Inizia a prendere forma il social immaginato dal magnate: prezzi del profilo verificato quadruplicato, ma fioccano le polemiche

Economia

Twitter, Musk vuole licenziare il 25% dei dipendenti

Elon Musk vuole licenziare un quarto dei dipendenti di Twitter, la piattaforma di microblogging che ha acquisito venerdì scorso per 44 miliardi di dollari. E potrebbe essere solo il primo round di tagli ai posti di lavoro. Un piano di cui i dipendenti sono all’oscuro (la società deve ancora rilasciare l’annuncio ufficiale dell’acquisizione). A riferirlo il Washington Post. Secondo il quotidiano i licenziamenti dovrebbero partire il 1 novembre, domani. Domenica Musk ha twittato che la segnalazione di imminenti licenziamenti su Twitter era "falsa”. A occuparsi della faccenda sarebbe Alex Spiro, legale che rappresenta Musk da diversi anni. 

Spiro sta assumendo un ruolo attivo nella gestione di diversi team di Twitter, tra cui il team legale, quello delle relazioni governative, delle policy e del marketing. Tutti i settori saranno colpiti da questa sforbiciata, secondo il Post, ma i tagli colpiranno in particolare il dipartimento vendite, prodotti, ingegneria, e legale. Secondo i documenti visualizzati dal quotidiano, dopo gli ingegneri, alcuni dei dipendenti più pagati di Twitter lavorano nelle vendite, dove molti guadagnano più di 300 mila dollari. Alla fine del 2021 Twitter ha dichiarato circa 7 mila dipendenti. Elon Musk, il giorno prima dell’acquisizione della società, ha licenziato l'amministratore delegato di Twitter Parag Agrawal, il capo delle finanze Ned Segal e il capo degli affari legali e delle policy dell’azienda Vijaya Gadde

Twitter: Musk, account verificati a 20 euro al mese

Elon Musk non ha perso tempo. Nel suo primo giorno da nuovo padrone di Twitter, il nuovo "Chief Twit" della società che ha comprato per 44 miliardi di dollari, ha già cambiato la home page della piattaforma e studia la possibilità di far pagare di più i profili verificati di Twitter Blue (la versione premium della piattaforma) passando da 4,99 dollari al mese, a 19,99 dollari (secondo la testata The Verge). Già da qualche giorno infatti agli utenti non connessi viene mostrata una pagina che rimanda ai contenuti della piattaforma. Prima di venerdì c’era il form per linkarsi o nel caso iscriversi. Il messaggio è chiaro e non ha molti doppi sensi: una scelta simile avrebbe richiesto mesi di discussioni, ora decide il miliardario di Pretoria. Testimoni hanno riferito che per tutto il fine settimana il miliardario si è barricato nel quartier generale di Twitter a San Francisco, circondato dai fedelissimi, con una flotta di Tesla parcheggiata all'esterno, protetto da uno stuolo di guardie di sicurezza. 

Se da una parte il tycoon cerca di dare un segnale di cambiamento dell’azienda dall’interno verso l’esterno. Dall’altra voci ben informate che ci sono già gruppi di fedelissimi a lavoro sui licenziamenti. Non del board, quello Musk lo ha già fatto, ma dei 7500 lavoratori dell’azienda. Quanti? È tutto da vedere. A proposito del cambio di policy per ottenere la spunta blu di profilo verificato, The Verge ha riferito che il nuovo management pensa ad una tariffa di poco meno di 20 dollari. La direttiva di Musk è cambiare Twitter Blue. Con il piano attuale, gli utenti verificati avrebbero 90 giorni per iscriversi o perderebbero il segno di spunta blu. Domenica ai dipendenti che lavorano al progetto è stato detto che devono rispettare la scadenza del 7 novembre per lanciare la funzione o verranno licenziati. 

Twitter, Le Monde: "Gigantesco conflitto d'interessi"

Twitter sotto il controllo di Elon Musk “è un grosso caso di conflitto di interessi” secondo Le Monde, che nell’editoriale del numero doppio di domenica e lunedì riflette sull’operazione con cui  “un miliardario direttamente coinvolto nell’azione politica” ha acquisito il social network. “Non ha precedenti”, sostiene il giornale, “che Elon Musk esprima a gran voce le sue opinioni libertarie – ne ha il diritto – e si impegni sempre più direttamente nel dibattito politico e internazionale, proponendo i suoi piani di pace in Ucraina e Taiwan. Sull’agora 2.0, non puoi essere sia moderatore che oratore principale”. Perché, argomenta Le Monde, Musk “ha alle spalle un impero, composto da Tesla e SpaceX. Certo, afferma di operare per il bene dell'umanità, ma esercita direttamente un potere politico, anche sulla guerra, come dimostra l'uso dei suoi satelliti Starlink in Ucraina e in Iran, o il suo silenzio sulla Cina, dove deve difendere gli interessi finanziari della sua fabbrica Tesla situata a Shanghai”. L’apertura, come spesso succede al giornale francese che non lavora la domenica, è superata dai fatti: una presentazione delle “decisive” elezioni brasiliane, priva di interesse ormai che ha vinto Lula.

Elon Musk retwitta teoria complottista

Elon Musk ha twittato il link di una teoria complottista sull'attacco a Paul Pelosi, il marito della Speaker della Camera Nancy Pelosi. "C'è una piccola possibilità che le apparenze ingannino", ha twittato il miliardario, riferendosi all'aggressione linkando il sito conservatore Santa Monica Observer, che stava diffondendo informazioni non verificate sull'attacco. Secondo il Los Angeles Times, i media hanno pubblicato in passato teorie cospirative e informazioni false.

Il miliardario sudafricano ha risposto ad un tweet dell'ex candidata democratica alle presidenziali Hillary Clinton, che ha criticato le teorie cospirative avanzate dal Partito Repubblicano e che a sua volta aveva linkato all'del Los Angeles Times che sottolineava i rapporti dell'aggressore con i complottisti di destra di Qanon.  Musk ha linkato a un sito di disinformazione che sostiene ipotesi non suffragate dai fatti riguardo alla vittima, che la dipingevano come un ubriacone frequentatore di bar gay.

Tags:
musktwitter