Meloni, le inchieste sulla madre sono un flop: basta con lo ius sputtanandi

Grave che la premier venga mitragliata quando a Hiroshima rappresenta (bene) l’Italia

Di Pietro Mancini
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Politica

Meloni, l'inchiesta sulla madre per danneggiare la premier è un flop

Dopo l’inchiesta a puntate, la mamma di Giorgia Meloni, donna Anna Paratore, ha scritto al direttore di “Domani”, precisando alcuni punti e formulando accuse, che sono state stampate oggi, con la replica del direttore del quotidiano, Emiliano Fittipaldi.

Forse, la premier e la sorella, Arianna, avrebbero dovuto convincere la signora a ignorare l’attacco del (poco letto) giornale di De Benedetti, titolare della tessera numero 1 del PD. Per evitare di concedere la replica, certo non benevola, ai giornalisti ostili.

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E perché le eventuali, presunte colpe, od omissioni, dei genitori non devono, mai, ricadere sui figli. Ma soprattutto perché dei politici si devono poter criticare le idee, i progetti e le relative realizzazioni o i fallimenti. I media e il teatrino politico devono bandire, per sempre, lo “ius sputtanandi”.

E non tentare di assestare il calcione del somaro agli avversari, non nemici, e alle loro famiglie. Sette mesi dopo l’arrivo di Giorgia a Palazzo Chigi, i criteri scelti dall’opposizione per attaccarla si sono trasformati nel suo contrario. E, di fronte a una maggioranza che cambia, un’opposizione incapace di cambiare si sta rivelando un grave errore politico.

Last but not least, pessima e da censurare è anche la scelta del giornale di mitragliare la madre della giovane Presidente nei giorni in cui Giorgia Meloni sta rappresentando, bene, l’Italia, e tutti noi, al G7 di Hiroshima, unica donna tra i leader mondiali.

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