Da Michela Murgia a San Remo, il pensiero “limite” in piazza
La scrittrice rende nota la sua malattia e sul palco dell’Ariston Achille Lauro simula un auto-battesimo
Già i Ferragnez, Marracash e Jovanotti avevano ricordato di essere stati contagiati dal virus
Disperazione, incertezza, sentimentalismo e pensiero “limite” predominano tiranni nei media. Da una parte, a San Remo, Amadeus e Fiorello fanno linguacce e Achille Lauro simula un auto-battesimo e il vescovo della città ligure si indigna come se fosse una protesta di Lutero. Nulla di male. Come dicevano i latini, tot capita tot sententiae. Ciascuno è una monade.
Dall’altra parte, è lungo l’elenco delle celebrità che annunciano la propria malattia. La scrittrice Michela Murgia e il compositore Red Canzian rammentano la loro. Della settimana scorsa il caso dello scrittore Alessandro Baricco, che ha comunicato che si sarebbe sottoposto al trapianto di cellule staminali. Per non dire del Covid: da Antonio Banderas a Mel Gibson, da Tom Hanks ad Andrea Bocelli, da Marracash a Jovanotti ai Ferragnez, tutti costoro in questi mesi di pandemia hanno proclamato di essere stati contagiati.
Per giunta in questi casi – vip che mettono in piazza la loro malattia - siamo in presenza di un paradosso. Infatti, la privacy delle celebrità ha confini di violazione più estesi e lassi. Così un giornale può pubblicare la notizia (e la foto), non del signor Carneade mentre fa shopping in via Monte Napoleone, sì quella di Mick Jagger - la cui ricchezza e i cui guadagni sono connessi alla fama… come dire honores et onera – intento nella medesima attività. Una delle poche eccezioni per le star è proprio la salute, la malattia, la stessa che i personaggi noti tendono oggi a rendere pubblica per volontà loro propria.
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