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Bonomi ri-bacchetta il governo: "I ristori non sono la strada"

CORONAVIRUS: BONOMI, RISTORI NON SONO LA STRADA, MEGLIO INTERVENTI FISCALI

"Gli interventi di ristori vanno bene sul breve periodo ma non sono la soluzione: meglio un intervento sul fronte fiscale". E' il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a giudicare così, nel corso del convegno della Cgil, gli interventi messi a punto dal governo per supportare la crisi economica creata dalla pandemia. "Sono importanti i miliardi che il governo ha messo ma non è la strada. Non è la panacea per il piccolo commercio: svuotare i quartieri dal commercio di prossimità è anche un problema sociale. Intervenire non solo con i RISTORI, non risolve il problema perché quando chiudono le attività non ripartiranno più: è un depauperamento sociale che non ci possiamo permettere".  

CONTRATTI: BONOMI, 'SFIANCHIAMOCI A TAVOLI MA NON PIU' SCIOPERI'

"Sfianchiamoci ai tavoli di confronto ma non proclamiamo più scioperi, né portiamo gente in piazza che gli animi sono già esacerbati dalla crisi", ha aggounto il presidente di Confindustria nel corso del faccia a faccia con il leader Cgil, Maurizio Landini, sollecitando una tregua sindacale sul fronte dei rinnovi contrattuali. E ricordando "l'importantissimo" appello all'unità del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

Contratti: Bonomi, con rispetto regole contratti si rinnovano

"Se si rispettano le regole i contratti vengono rinnovati", ha detto Bonomi. "Serve un'operazione verita'': si dice che non vogliamo un rinnovo ma dei 18 milioni di lavoratori con il contratto di Confindustria sono 5,5 milioni per 57 contratti complessivi. Di questi, c'e' 1,6 milioni di lavoratori con il contratto rinnovato meta' dei quali sotto la mia presidenza che si svolge da poco piu' di 6 mesi , tra cui il contratto della sanita' privata fermo da 14 anni su cui avevo preso un impegno e cosi' e' stato", dice. "Ieri e' stato siglato il contratto Tlc fermo dal 2014. Altri 2,5 milioni hanno il contratto scaduto da meno di 12 mesi, fisiologico in questo periodo, e ci sono 1,4 milioni di dipendenti con un contratto scaduto da oltre 12 mesi di cui gran parte nel settore dei multiservizi il cui rinnovo e' condizionato dalla firma di altre associazioni datoriali", prosegue sintetizzando "la vacanza media contrattuale dunque e' meno di 10 mesi". "L'accordo fatto nelle telecomunicazioni - replica Landini a Bonomi - cosi' come il contratto del legno e prima ancora quello della gomma-plastica, sono segnali importanti di una situazione sbloccata. Ma siamo in presenza di altri problemi non risolti, come ad esempio i lavoratori dei multiservizi che sono da 7 anni senza contratto, come i metalmeccanici o i tessili. Tra quest'anno e il prossimo anno tra pubblico e privato ci saranno 12 milioni di lavoratori alle prese con il rinnovo del contratto. Siamo di fronte a passaggi che non dobbiamo allungare".

Confindustria-Cgil: ok confronto ma divisi su ruolo governo

Confindustria e Cgil si dicono disponibili a un "confronto permanente" tra le due organizzazioni, ma non concordano sul ruolo che dovra' assumere il governo. "Il confronto non potra' avvenire solo con noi, il sindacato non e' solo Cgil - dice il segretario generale della Cgil Maurizio Landini - credo che ci sia il problema di un confronto con tutte le organizzazioni sindacali, ma soprattutto penso che sia importante, se siamo d'accordo, che noi due insieme rivendichiamo con il governo una discussione. Oggi non e' sufficiente una discussione a due, c'e' bisogno di avere anche un coinvolgimento del governo sulle scelte che devono essere fatte. Dobbiamo poter dire la nostra". "Si', sono d'accordo" ad avviare un confronto permanenente, "ma il governo deve mantenere la maglietta dell'arbitro". Cosi' risponde il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. "Troppo spesso ultimamente - aggiunge Bonomi - il governo mette la maglietta di una delle due squadre in campo e questo non va bene, non funziona. Da parte nostra massima responsabilita', grande voglia di confrontarci, di scontrarci al tavolo e trovare soluzioni. Pero' pensare che il governo faccia da sponda a una delle due squadre, questo non va bene".

Recovery Fund: Bonomi, e' scomparso dai radar

"Il Recovery Fund? Il presidente del Consiglio ha detto che ci sarebbe stata una cabina di regia, ieri e' arrivata la bozza della legge di bilancio ma non ho trovato traccia di questa cabina di regia e il Recovery fund e' scomparso dai radar". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. "400 miliardi sono una cifra mai vista nella storia ma sono molto preoccupato di come sara' la progettazione. Dobbiamo fare quelle riforme che servono al Paese".  

Manovra: Bonomi, si sono dimenticati di ricerca e sviluppo

Nella manovra "si sono dimenticati il credito di imposta su ricerca e sviluppo". Lo sostiene il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel convegno 'Futura' organizzato dalla Cgil. "Uno Stato che non sostiene ricerca e sviluppo - aggiunge - e' un fallimento. Mi auguro che sia una dimenticanza". 

 

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