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Tamburi, Enel: "Bisogna investire nella serenità e motivazione dei dipendenti"

 

 

Carlo Tamburi, Direttore Enel Italia, ai microfoni di affaritaliani.it: “La cosa più importante è fornire dei servizi affinché le donne possano lavorare serenamente: asili nido, doposcuola, centri estivi, lezioni private. Dobbiamo consentire alle famiglie di poter lavorare senza avere l’angoscia che un figlio possa essere un impedimento alle carriere. Questa è la cosa più importante da fare. Dimostrarlo sarà un percorso lungo perché le ragazze devono imparare a formarsi e a scegliere delle facoltà scientifiche, perché noi vogliamo avere parità di diritti in termini quantitativi ma anche qualitativi. Bisogna ancora sviluppare l’opportunità per le donne di raggiungere ruoli apicali nell’azienda”.

L’equilibrio complessivo della vita privata e lavorativa è un fattore di maggiore tranquillità. Ho avuto dei capi che mi hanno insegnato che per lavorare bene bisogna stare bene a casa, e per stare bene a casa l’azienda può fare qualcosa che va al di là dei confini dell’azienda stessa, per cui tutte quelle che possono sembrare delle spese in realtà sono degli investimenti per avere colleghi più sereni, motivati e concentrati. Abbiamo condotto recentemente uno studio sulla sicurezza sul lavoro: l'incidentalità di alcune persone dipende dalla loro serenità e dal loro equilibrio fuori dal lavoro, e su questo bisogna lavorare di più”.

Abbiamo una politica di welfare aziendale molto sviluppata: facciamo una serie di integrazioni a quelle che sono le prerogative del contratto nazionale, per esempio concediamo il congedo parentale anche ai padri, diamo un’integrazione sullo stipendio della maternità anche nel periodo del cosiddetto part time del rientro dalla maternità. Il problema è principalmente di fiducia e di prospettiva a lungo termine. L’Enel con gli investimenti che fa e continuerà a fare è sicuramente un’azienda straordinaria da questo punto di vista; quello che dobbiamo fare è cercare di diventare un esempio per le aziende più piccole e far sì che tutto il movimento industriale e produttivo del Paese segua questi stessi modelli”.

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