Scienza e tecnologia

Parmitano pronto per Beyond: da comandante sarò un facilitatore

 

Milano, 17 apr. (askanews) - L'astronauta italiano dell'Esa e tenente colonnello pilota dell'Aeronautica Militare, Luca Parmitano si sta addestrando per "Beyond", la sua seconda missione di lunga durata sulla Stazione spaziale internazionale che partirà in un giorno simbolico: il 20 luglio 2019, proprio in occasione del 50esimo anniversario dello sbarco sulla Luna degli uomini dell'Apollo XI.Durante la seconda parte della sua missione, Parmitano sarà anche il primo italiano a comandare la Stazione spaziale internazionale."Essere il comandante - ha detto - è sicuramente un ruolo che mi assegna nuove responsabilità: due sono fondamentali. La prima è che il comandante è direttamente responsabile del successo della missione e la seconda è che è responsabile della sicurezza del veicolo e dell'equipaggio. Per quanto riguarda il successo della missione per fortuna sono al comando degli uomini più addestrate della Terra e fuori della Terra, per cui non è un ruolo da babysitter, da guida ma per fare in modo che ciascuno possa esprimere al meglio le proprie capacità. il mio ruolo sarà quello di facilitatore per la comunicazione a terra e tra l'equipaggio. Per la sicurezza della Stazione, spero che non accada mai, penso che il momento più importante sarebbe in caso di emergenza. Lì il comandante deve sapersi staccare, acquisire la massima conoscenza di quello che sta accadendo per poter dare guida agli astronauti e risolvere la situaizone, anche perché l'ultima parola è quella del comandante e può essere determinante per la risoluzione del problema".In particolare in questi giorni Parmitano si sta allenando presso il Johnson Space Center della Nasa a Houston, nella piscina in cui è ricostruito un simulacro della Iss. Durante "Beyond", inoltre, l'astronauta italiano, Parmitano si occuperà di diversi esperimenti scientifici."Tutte le domande che abbiamo - ha concluso l'astronauta - ci permettono nuove risposte grazie alla scienza che facciamo in orbita ma la cosa più importante è capire che la cosa più eccitante della scienza sono le domande che nascono da quello che scopriamo".