Coronavirus
Coronavirus, dramma terapie intensive."Uno su tre di chi entra non sopravvive"

Posti letto ai limiti in Lombardia, Piemonte, Marche, Emilia e Trento. La stessa situazione di un anno fa, ma l'emergenza ora riguarda molte più Regioni
Coronavirus, dramma terapie intensive."Uno su tre di chi entra non sopravvive"
L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. Le varianti dilagano e il numero di contagi giornalieri cresce sempre di più. A preoccupare sono soprattutto gli ospedali, in particolare i reparti di terapia intensiva ormai al collasso in molte Regioni. Dodici e una provincia autonoma sono in netta difficoltà. Si tratta di: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Trento. Tutte - si legge su Repubblica - con più del 30 per cento delle rianimazioni occupato da pazienti Covid. Superata quindi la soglia di allerta individuata dal ministero della Salute oltre la quale il sistema sanitario va in crisi. Un numero, 3.679, che spinge l’Italia indietro esattamente di un anno, al 29 marzo 2020, quando il Paese era chiuso a chiave in lockdown, e i ricoverati in condizioni gravissime erano 3.800.
Le proiezioni - prosegue Repubblica - non promettono niente di buono. Un report di Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) redatto con la collaborazione dell’università di Padova tiene in ansia i tecnici del governo: il picco, sostengono i matematici, non è stato ancora raggiunto. Gli ingressi in rianimazione continueranno a crescere anche nelle prossime settimane. "Siamo in decisa sofferenza - spiega Roberto Fumagalli, primario del Niguarda a Milano - il carico che abbiamo oggi dipende dagli accessi ai pronto soccorso di 7-14 giorni fa. Nella nostra regione ci sono quasi 900 posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive, potremmo arrivare a quota mille nelle prossime settimane. La mortalità è purtroppo molto alta. Il 36-38 per cento di chi entra non sopravvive. L’anno scorso moriva il 42 per cento".