Costume
Avvocatesse in toga posano per calendario benefico. Ma sui social è polemica
Iniziativa benefica in collaborazione con Save the children
Alcune avvocatesse campane sono scese in campo per realizzare un calendario per il 2019 per dire “No" alla violenza di genere . Dodici scatti di donne, non modelle, immortalate dal fotografo Giancarlo Rizzo con addosso i segni della violenza.
Si tratta di una iniziativa benefica, denominata “Donna indifesa”, realizzata in collaborazione con Save the children. A idearla l’avvocato Sergio Pisani, che ha spiegato al Corriere del Mezzogiorno che il calendario, che sarà presentato al Row Club di Napoli il 18 dicembre, “è dedicato alla memoria di Lidia Pöet, la prima donna avvocato d’Italia che nell'Ottocento venne radiata dall’albo perché in corte d’Appello era ritenuto sconveniente che una donna indossasse la toga”.
Il primo mese – gennaio – è dedicato all’art. 24 della Costituzione, quello del diritto inviolabile di difendersi in giudizio; gli altri undici, ad altrettanti articoli del codice penale con particolare riguardo alle varie forme di violenza che riguardano le donne (obblighi di assistenza familiare, stalking, violenza sessuale).
Un’iniziativa di sensibilizzazione che però sui social ha sollevato polemiche. C’è chi dice che non vuole essere "rappresentata da queste sgallettate" e chi ritiene che il calendario "offende gli avvocati e le avvocatesse”. Anche il penalista Gaetano Perna ha criticato l’iniziativa benefica: “La vista di quelle fotografie mi crea sconcerto. La toga di noi avvocati è sacra, la indossiamo da 2mila anni. La toga è un simbolo, non è una divisa, perciò trovo sbagliato e offensivo per la categoria che alcune colleghe, giovani e carine, si facciano ritrarre in toga spesso con le cordoniere dei cassazionisti, sia pure per una nobile causa”.