Costume
La cucina umbra diventa un'arte con la cena a 8 mani "Madre Terra" - 2023





Elementi Fine Dining presenta la cena gourmet a 8 mani "Madre Terra"
Chi è Chef Daniele Auricchio
Cuore campano, una passione incondizionata per l’Umbria e lo sguardo proiettato sul mondo, Daniele Auricchio, classe 1990 nato a Napoli, è il giovane talento in grado di muoversi con manierismo e sentimento fra la preziosa cucina tradizionale della trattoria moderna La Pagoda e l’haute cuisine d’avanguardia del ristorante gourmet Radici. Si è perfezionato lavorando in Italia e all’estero nelle grandi cucine degli alberghi di lusso e nei ristoranti di altissimo livello, dove il cibo diventa perfezione: è stato al fianco di Sergio Mei al Four Seasons di Milano e di Raffaele Lenzi al Ristorante Il Sereno Al Lago dell’Hotel Sereno sul Lago di Como. È stato anche alla corte di Martín Berasategui nel suo locale di Barcellona, il Lasarte (tre stelle Michelin). Un importante bagaglio di conoscenza della materia prima ed un susseguirsi di esperienze
Chi è Chef Daniele Auricchio
Prrofessionali in Italia e all’estero (da Vissani a Baschi a Gaetano Trovato a Colle Val D’Elsa, per arrivare a Berlino al fianco di Enrico Bartolini) portano Paolo nel 2007 a fare ritorno in Umbria, per assumere la guida dello storico Ristorante Trippini di Civitella del Lago. Dal 2015 è membro dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, associazione che riunisce i migliori e i più giovani rappresentanti dell’alta gastronomia. Apprezzato docente della scuola del Gambero Rosso, Paolo Trippini porta avanti nel piccolo borgo di Civitella del Lago, un progetto di sostenibilità inclusiva che coinvolge non solo il recupero dei terreni abbandonati per uso agricolo, ma anche la stessa comunità, per limitare lo spopolamento e rendere più sostenibile la vita di un piccolo paese anche attraverso un progetto di ristorazione. (paolotrippini.it) Daniele Auricchio è alla costante ricerca di nuovi equilibri di gusto, mai banali o prevedibili, in cui calibrare quelle impeccabili spinte aromatiche, vigorose e folgoranti, che sono diventate il suo segno distintivo. (borgolachiaracia.it)