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Banca Etica, broker a processo per aver truffato oltre 100 mila euro a una coppia di anziani
Il broker lavorava per Banca Etica, che lo ha licenziato dopo un procedimento disciplinare

La banca è sia danneggiata sia responsabile civile
Un promotore finanziario di 63 anni, originario di Saluzzo e operante per conto di Banca Etica, è finito sotto processo a Torino con accuse gravi: appropriazione indebita, truffa aggravata dall’abuso della prestazione d’opera, frode informatica e accesso abusivo a sistemi informatici. L’uomo, licenziato dall’istituto bancario a seguito di un procedimento disciplinare interno, avrebbe sottratto circa 135 mila euro a una coppia di anziani clienti, rispettivamente di 87 e 83 anni, tra il 2019 e il 2022.
Secondo quanto riportato da Rai News, l’imputato aveva creato una finta associazione di promozione sociale a lui riconducibile, verso la quale faceva confluire – sotto forma di “donazioni” – somme di denaro apparentemente destinate a investimenti per conto dei due coniugi. Non solo: avrebbe anche trattenuto parte del ricavato derivante dalla vendita di quattro polizze assicurative intestate agli anziani, e sarebbe riuscito ad accedere ai loro conti correnti online attivando una sim ntestata a sé stesso, con la quale operava in totale autonomia e all’insaputa delle vittime.
La vicenda ha scosso l’immagine di Banca Etica, che, pur avendo subito un danno diretto, è stata citata come responsabile civile nel processo, in quanto datrice di lavoro del broker. Tuttavia, la banca ha scelto di costituirsi parte civile, prendendo le distanze dal comportamento del suo ex dipendente e collaborando con le autorità giudiziarie. Il processo è attualmente in corso presso il tribunale di Torino, sotto la guida della pm Eugenia Ghi. Resta da chiarire se e in che misura la coppia truffata potrà ottenere giustizia e un eventuale risarcimento.