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Cronache
Bimba morta, "il filo dello stendino di sotto è rotto. Non è stata lanciata"

Bimba morta a Torino, il legale del patrigno dopo l'autopsia: "Nessun esito noto. Ho fatto un sopralluogo, al piano di sotto come pensavo un filo dello stendino è rotto"

Dopo l'autopsia di ieri sul corpo della piccola Fatima, la bimba di tre anni precipitata lo scorso giovedì dal ballatoio al quinto piano di una casa di ringhiera in via Milano 18, a Torino, circolano alcune indiscrezioni sui primi accertamenti tecnici.

La bimba non è caduta verticalmente, ma avrebbe eseguito una parabola, atterrando sul selciato (come registrato dalla telecamera di videosorveglianza) a circa tre metri più in là dal confine dei balconi.

Se il lancio fosse avvenuto perpendicolare al terreno e Fatima fosse scivolata, avrebbe inoltre sbattuto contro la tettoia del balcone.

Queste le ipotesi. Tuttavia, non si può ancora dire nulla sulla dinamica dei fatti, spiega ad Affaritaliani.it Alessandro Sena, l'avvocato difensore di Azhar Mohssine, il patrigno della bambina, in carcere con l'accusa di omicidio colposo. L'uomo nei giorni scorsi ha dichiarato: "Giocavo con lei al vola vola quando mi è scivolata dalle mani".

Il legale della difesa Sena ci ha raccontato: "Io ho partecipato all'autopsia, ieri mattina, ma il dottor Roberto Testi (il medico legale) ha chiesto 60 giorni per depositare la sua relazione sulle cause del decesso della bambina. Allo stato quindi, ancora non c'è nessuna notizia ufficiale. Per quanto riguarda la dinamica, la Procura probabilmente dovrà farà delle indagini cinetiche sulla traiettoria della caduta. E bisognerà stabilire se quello che Azhar ha dichiarato è compatibile con i rilievi oggettivi e gli accertamenti tecnici che si stanno svolgendo in questo momento".

Sena nella giornata di ieri ha fatto un sopralluogo nello stabile dov'è accaduto il fatto: "Volevo vedere con i miei occhi com'era questo cortile e il balcone dal quale il mio cliente dice che la bambina sarebbe caduta". "Guarda caso - racconta - sotto il balcone del quinto piano, quindi sotto il balcone dal quale sarebbe caduta la bambina, c'è uno stendibiancheria, che peraltro ha un filo di plastica, l'ultimo, il più esterno, rotto".

"Se verrà dimostrato - credo ci siano già delle indagini in corso - che in effetti la bambina ha colpito quel punto dello stendibiancheria, a mio giudizio, l'ipotesi del lancio deve venir meno, perché l'urto è compatibile con una caduta accidentale. La bambina è stata trovata in quel punto del selciato dopo aver urtato quello stendibiancheria".

"Al piano terra non ci sono tettoie, al contrario di quanto avevo letto. La tettoia che invece è più in alto è comunque indietro rispetto allo stendibiancheria. Quindi se la bambina ha colpito lo stendibiancheria era comunque oltre la tettoia". "Saranno gli esperti a ricostruire. Allo stato io non posso escludere che le cose siano andate come dice Azhar. Anche che si sia creato un effetto parabola nella caduta della bambina è possibile durante quel tipo di gioco. La traiettoria parabolica non può in maniera inequivocabile indurre a pensare che la bambina sia stata lanciata. Saranno le indagini, ed eventuali testimonianze di qualcuno che ha visto, qualora venissero fuori, a stabilirlo".

 

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