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Cronache
"Cannabis legale come in Germania". Schlein spinge, dubbi di governo e medici

Schlein: "Cannabis legale anche in Italia"

"Battiamoci per il matrimonio egualitario e per la legalizzazione della cannabis, che ieri è stata approvata anche in Germania". Così Elly Schlein intervenendo alla convention 'Stati Uniti d'Europa'. Da portare avanti «con i giusti argomenti di contrasto alla filiera della criminalità organizzata che ci lucra sopra». Come sottolinea la Stampa, "musica per le orecchie di Emma Bonino e Riccardo Magi, organizzatori della convention “Per gli Stati uniti d’Europa”, protagonisti dello storico impegno dei radicali per una modifica della legge sulle droghe in un’ottica di depenalizzazione".

D'accordo anche Beppe Grillo. "Il parlamento tedesco ha approvato la legalizzazione della cannabis e la sua coltivazione ad uso ricreativo. E noi stiamo a guardare", ha scritto su X. Ma non tutti sono d'accordo.

"Ho qualche dubbio sul fatto che si debba legalizzare la cannabis", ha detto dal palco del congresso di Forza Italia il segretario Antonio Tajani, replicando alla segretaria del Pd Elly Schlein. Tra l'altro, ha aggiunto l'azzurro, "io non mi sono mai fatto una canna in vita mia".

Il via libera - calmierato da diversi paletti - alla cannabis ad uso ricreativo in Germania non convince la Federazione nazionale degli Ordini dei medici italiani (Fnomceo). "Se dipendesse dai medici, noi eviteremmo. Come eviteremmo l'utilizzo di sigarette. Sul piano della salute il nostro punto di vista è semplice: dobbiamo tutelarla. Poi ovviamente le decisioni riguardano la politica. Non c'è un giudizio sulla liberalizzazione, ma il richiamo è sul fatto che bisogna comunque avere molta attenzione al consumo". Così all'Adnkronos Salute il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, dopo l'approvazione della nuova legge tedesca che avvia una parziale liberalizzazione della cannabis a partire dal primo aprile.

"Per noi medici, come del resto per i colleghi tedeschi - sottolinea Anelli - non è auspicabile l'utilizzo della cannabis al di fuori delle indicazioni terapeutiche, a scopo antalgico. E' indubbio che il consumo può creare una serie di problemi e di dipendenze, seppure limitate rispetto ad altre sostanze, che sono anch'esse forme di malattia. I medici ovviamente hanno una preoccupazione in questo senso. La questione, però, rappresenta anche un dibattito civile, non è soltanto un problema sanitario. Ma dal nostro punto di vista la preoccupazione è che le malattie aumentino. Se questo fosse evitabile, sarebbe tanto guadagnato".

In questo campo, in ogni caso, "le decisioni, ribadisco - insiste Anelli - riguardano la politica: la volontà comune di una convivenza che porta ad avere priorità diverse rispetto alle nostre che sono di massima tutela della salute. Noi che facciamo questo lavoro, così come per le sigarette, diciamo che serve attenzione alla cannabis. Non dovrebbe essere consuma

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