Caso Catella a Forte dei Marmi: lavori Villa Mann bocciati ma approvati lo stesso - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 11:08

Caso Catella a Forte dei Marmi: lavori Villa Mann bocciati ma approvati lo stesso

A Forte dei Marmi esplode la polemica: Villa Mann ottiene il via libera nonostante pareri contrari e senza passare in Consiglio comunale, come denuncia un ex assessore.

Redazione

Forte dei Marmi: quando si parla di urbanistica, in quella perla della Versilia ogni intervento risveglia passioni e sospetti.

L’ultima vicenda raccontata da Il Fatto Quotidiano riguarda il costruttore Manfredi Catella e la storica Villa Mann, residenza costruita dalla figlia del premio Nobel Thomas Mann, divenuta simbolo di una ristrutturazione che avrebbe eluso il passaggio cruciale del Consiglio comunale Il percorso amministrativo è stato controverso fin dall’inizio.

Nel febbraio 2020, la Soprintendenza aveva inviato al Comune un parere contenente rilievi, sostenendo che la proposta di intervento non fosse ammessa dalle norme del Regolamento Urbanistico. Più tardi, nell’estate, la commissione Urbanistica respinge la richiesta di Catella, giudicandola priva dell’interesse pubblico necessario.Ma la svolta arriva nel giugno 2021, quando un parere legale esterno riesamina il caso alla luce della Legge Tognoli del 1989, che consente realizzazioni in deroga per parcheggi privati. Il parere sostiene che Villa Mann potrebbe rientrare tra i casi ammessi, anche se sottoposta a vincolo architettonico “scarso”, e quindi approvabile senza passare dalla commissione ma direttamente dal Consiglio comunale.

Nel giro di un mese, il nuovo dirigente dell’urbanistica abbraccia questa interpretazione e la pratica va avanti senza discussione aperta.È proprio qui che scoppia la polemica politica. Come riporta Il Fatto, un ex assessore oggi consigliere, Enrico Ghiselli, attacca l’amministrazione. “Eravamo tutti contrari, eppure ha avuto il via libera”, dichiara, evidenziando che il sindaco avrebbe ammesso alla sua squadra: i numeri non avrebbero garantito l’approvazione in aula La denuncia è forte e chiara: il procedimento avrebbe evitato la trasparenza democratica.

Una scelta che richiama alla mente analoghe tensioni a Milano, anch’esse legate al nome di Catella, noto per le grandi operazioni immobiliari come Porta Nuova U+000AResta da chiedersi se si tratti di un caso isolato o di un segnale più ampio sulla governance degli spazi di pregio. L’attenzione è alta: la politica locale è chiamata a rispondere. Vale la pena domandarsi se le norme anche quelle “elastiche” come la Legge Tognoli debbano prevalere sul confronto urbano e sulla partecipazione.

Nel silenzio del Consiglio, Villa Mann resiste come testimonianza tangibile di quanto la pianificazione territoriale sia anche questione di stile della democrazia. E Forte dei Marmi, con le sue ville iconiche e la vigilanza degli ultimi baluardi culturali, conserva, suspiria, un’anima che fa più rumore di un mattone.