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Chi erano Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, i misteri irrisolti a 33 anni dalla strage di Capaci
I duelli dentro l'antimafia e il rischio di nuovi veleni

Giovanni Falcone e Francesca Morvillo
Strage di Capaci, tutti i misteri ancora irrisolti dopo 33 anni
Sono passati 33 anni da quel drammatico 23 maggio 1992, il giorno della strage di Capaci che costò la vita a Giovanni Falcone e che poi vedrà anche la stessa tragica sorte per il suo collega e braccio destro Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D'Amelio del 19 luglio 1992. Chiunque sbarchi a Palermo con l’aereo - riporta Il Corriere della Sera - viene accolto, nella sala arrivi, dalla mostra fotografica che racconta vite, opere e morte di questi due martiri civili, ai quali è intitolato lo scalo di Punta Raisi. Oltre a i due giudici però a perdere la vita furono anche le persone a loro più vicine, come la moglie di Falcone, Francesca Morvillo e otto poliziotti delle due scorte. Ma non si sono mai spente le polemiche sui "professionisti dell’antimafia" nel "palazzo dei veleni" da cui Falcone fu costretto ad andarsene e che Borsellino definì un "nido di vipere".
Un luogo - prosegue Il Corriere - di divisioni e contraddizioni emerse quando erano ancora in vita e riesplose dopo la loro morte. Con effetti e conseguenze che ancora oggi rischiano di condizionare l’antimafia politica e giudiziaria. Alcuni misteri restano ancora irrisolti a 33 anni dalle stragi di mafia. Non è stata più ritrovata, ad esempio, la famosa agenda rossa di Borsellino, quella che conteneva tutti i segreti della mafia.
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Chi era Giovanni Falcone
Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia, morto appunto insieme a sua moglie e gli agenti della scorta il 23 maggio del 1992 all'età di 53 anni. Fu tra i primi a comprendere la struttura unitaria e verticistica di Cosa Nostra, ha creato un metodo investigativo diventato modello nel mondo. Rigorosa ricerca della prova, indagini patrimoniali e bancarie, ostinata caccia alle tracce lasciate dal denaro e lavoro di squadra sono stati i suoi fari, le armi con le quali, insieme al pool antimafia, ha istruito il primo maxiprocesso a Cosa nostra, il suo capolavoro. L’eccezionale impegno di un manipolo di magistrati guidati da Falcone dopo anni di assoluzioni per insufficienza di prove portò alla sbarra 475 tra boss e gregari di Cosa nostra e si concluse con 19 ergastoli e condanne a 2665 anni di carcere.
Chi era Francesca Morvillo
Francesca Laura Morvillo è stata una magistrata italiana; seconda moglie di Giovanni Falcone, uscì gravemente ferita dalla strage di Capaci e morì all'età di 47 anni poco dopo il marito in ospedale. Si trattò della quinta e ultima vittima di tale attentato, oltreché l'unica donna in magistratura a essere stata assassinata in Italia. Seguendo l'esempio del padre e del fratello Alfredo, Francesca decise di intraprendere la carriera in magistratura. Durante il suo percorso professionale, ricoprì diversi incarichi di rilievo: giudice, sostituto procuratore, consigliere della Corte d’Appello, commissario di concorso. Oltre alla carriera giuridica, Francesca Morvillo si dedicò anche all'insegnamento. Fu docente di Legislazione del minore nella Scuola di Specializzazione in Pediatria presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di professionisti.