Circo, appello dell'Enpa: "Il Senato dica stop agli animali" - Affaritaliani.it

Cronache

Circo, appello dell'Enpa: "Il Senato dica stop agli animali"

Circo. Enpa, appello ai senatori della Commissione Istruzione del Senato: no al “golpe” del senatore Ranucci sull’eliminazione dell’utilizzo di animali

E’ atteso per oggi presso la VII Commissione del Senato, Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport, il voto sugli emendamenti sulla delega al governo per il Codice dello Spettacolo. Si tratta di una radicale riforma della materia che riguarda anche le attività circensi e che nel testo originario predisposto dal Governo prevede – tra gli altri – la “graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali”. Enpa ha salutato con grande soddisfazione il provvedimento chiedendone a più riprese l’approvazione. Tuttavia nella giornata odierna la Commissione dovrebbe esprimersi su un emendamento a firma del senatore Ranucci, che, con un inaccettabile colpo di mano, stravolge la riforma annullandone portata ed efficacia. Il testo Ranucci prevede infatti di sostituire le parole “graduale eliminazione dell’utilizzo di animali” (versione originaria) con “graduale riduzione dell’utilizzo di animali”.

«Se l’emendamento fosse approvato - spiega la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi - sarebbe un vero colpo di mano. Sarebbe la fine di un provvedimento innovativo, atteso e richiesto dalla stragrande maggioranza degli italiani sulla scia di quanto sta accadendo in molti altri Paesi, europei e non. D’altro canto è evidente in sé che parlare di “graduale riduzione” non ha alcun senso logico, se non quello forse di compiacere qualche lobby ancora affezionata a forme di spettacolo anacronistiche e sempre più impopolari. Chiedere per conferme al circo Barnum».  

Per questo la Protezione Animali lancia un appello a tutti i senatori della Commissione Istruzione, chiedendo loro di respingere l’emendamento Ranucci. «Il Parlamento, benché alle batture conclusive della legislatura, ha la straordinaria possibilità di approvare un provvedimento storico, non la getti al vento. Gli italiani – conclude Rocchi – sapranno premiare nelle sedi opportune chi ascolta la loro voce».