Cronache
Ferrero nel mirino del Reno Unito. "Esporta le tasse in Lussemburgo"

Solo 10 mila sterline di tasse pagate in Gran Bretagna. E i Labour se la prendono col gruppo di Alba
Londra mette nel mirino i Ferrero. In particolare, la celebre azienda italiana è finita nel mirino del Labour Party, con la deputata Rachel Reeves che ha chiesto al governo di intervenire per impedire alle società di utilizzare "stratagemmi fiscali opachi finalizzati a pagare meno tasse", scrive il Fatto Quotidiano, che cita quanto detto dal Guardian, secondo il quale il produttore della Nutella avrebbe versato 110 mila sterline di tasse in Regno Unito, un dato che a parere di Reeves è troppo basso, visto che il fatturato della filiale britannica del gruppo originario di Alba avrebbe sfiorato i 419 miloni di sterline.
Ma, prosegue il Fatto: "Per il Guardian le cose non starebbero esattamente in questi termini. Sono il risultato di uno stratagemma fiscale semplice e pienamente nelle regole. Secondo la ricostruzione del giornale, lo scorso anno, la filiale britannica di Ferrero ha pagato 334 milioni di sterline in costi di vendita alla holding lussemburghese che controlla l'intero gruppo. In questo modo, la divisione inglese ha registrato solo 9,7 milioni di sterline di utile ante-imposte in base ai quali ha pagato 110 mila sterline di tasse". E ancora: "La famiglia Ferrero" avrebbe "incamerato 2 miliardi euro di dividendi attraverso la holding in Lussemburgo. Un Paese dove la tassazione è assai più leggera". Il gruppo ha spiegato che "Ferrero corrisponde le imposte nei paesi in cui opera nel pieno rispetto delle norme fiscali locali e internazionali".