Cronache
Francia: guerriglia taxi contro Uber a Parigi e anche in Italia
Parigi paralizzata, per una raffica di scioperi simultanei nei trasporti aerei, negli ospedali e nelle scuole. Nel 'martedi' nero' della capitale francese, inoltre, circa 1500 tassisti hanno messo a ferro e fuoco la citta', bloccando gli accessi agli aeroporti di Charles De Gaulle e Orly (gia' funzionanti a singhiozzo per l'astensione dal lavoro dei controllori di volo) e scatenando una guerriglia urbana con lanci di molotov e pneumatici bruciati.
La situazione e' stata particolarmente tesa a Porte Maillot, nel 16esimo arrondissement, dove la polizia e' dovuta intervenire con i lacrimogeni e ha fermato 20 persone; nello scalo di Orly, inoltre, un tassista che non aveva aderito allo sciopero e' stato aggredito dai colleghi ed e' rimasto ferito. Disordini e blocchi anche in altre citta', soprattutto Marsiglia, Lille e Tolosa.
La categoria e' scesa in piazza per la concorrenza - ritenuta sleale - delle auto a noleggio con conducente e di Uber; e dopo ore di tensioni, e' riuscita ad ottenere un incontro col premier, Manuel Valls. "La nostra sopravvivenza e' in pericolo, stiamo stufi di incontri e negoziati", ha pero' dichiarato Ibrahim Sylla, portavoce del sindacato Taxis de France.
Caos anche nelle città italiane: a Firenze, Roma e Napoli. Nella capitale alcune centinaia di tassisti sono scesi in piazza Santi Apostoli per manifestare contro la multinazionale americana Uber e per dire 'No' agli emendamenti presentati dall'area Lanzillotta in discussione in commissione al Senato. Hanno aderito all'iniziativa i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Federtaxi Cisal e Ati. Hanno appeso uno striscione con la scritta 'Questo è l'inizio, continua la battaglia'.