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Cronache
Frattura bloccata in ospedale con un cartone. Castelli: "Questa è la sanità italiana. Ma il Governo pensa a un incontro di boxe"

Messina, frattura bloccata in ospedale con un cartone. Laura Castelli (Sud chiama Nord): "Questa è la sanità italiana"

È una notizia assurda, uno degli innumerevoli casi che vede negativamente protagonista la sanità italiana. All’ospedale di Patti, in provincia di Messina, la frattura di un paziente è stata curata con del cartone. Sì avete capito bene: invece del gesso è stato usato il cartone". Lo afferma Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord. "Con l’On. Giuseppe Lombardo abbiamo più volte denunciato le criticità che interessano i pronto soccorso siciliani, specificatamente quelli di tutta la provincia di Messina. E sapete cosa c’è stato risposto? Che andava tutto bene! Ma la situazione in giro per l’Italia non è delle migliori, ci sono carenze e problematiche in svariati ospedali pubblici, da nord a sud. Abbiamo chiesto al governo nazionale di battersi in Europa per far togliere dai vincoli di bilancio le spese per la sanità, ma niente. Le spese svincolate sono state quelle per il green e per le armi. È chiaro a tutti che servono maggiori risorse da investire nella sanità, ma dal governo non sono arrivate risposte. Solo tagli e slogan. Così si continua a calpestare un sacro santo diritto di noi italiani: con la salute non si gioca. Lo volete capire che con una mala sanità si muore? Svegliatevi invece di discutere per giorni di un match di boxe. Occupatevi delle vere priorità che riguardano i cittadini”.

Senza stecche per gli interventi d'urgenza, all'ospedale Barone Romeo di Patti (Messina) i sanitari hanno bloccato con un cartone la frattura del perone a un ragazzo giunto al pronto soccorso per le cure. Un espediente denunciato dal padre del giovane, che su Facebook pubblica anche l'immagine della gamba "ingessata" col cartone. "Si può uscire dal pronto soccorso con un cartone invece delle stecche? - scrive l'uomo nella sua denuncia social. - Preciso che i medici non c'entrano niente, fanno solo sacrifici, solo due medici al pronto soccorso, e mancano le stecche da più di un mese per stabilizzare gli arti. Ambulanze in fila per ore". "Ho chiesto all'assessore alla Salute Giovanna Volo di avviare immediatamente una ispezione per risalire ai responsabili di questa incredibile vicenda, è inaccettabile. Chi ha sbagliato deve pagare - afferma il presidente della Sicilia Renato Schifani. - Alla famiglia del ragazzo per porgere le scuse a nome della Regione".

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"Ho parlato col genitore del ragazzo, ho chiesto scusa a nome della Regione siciliana. Non ce l'ho con i medici, so bene che sono di frontiera e lavorano in condizioni a volte molto complicate. Ma sarò implacabile con i responsabili non appena avrò l'esito dell'ispezione che ho disposto", ha aggiunto dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani. Schifani ha telefonato al padre del giovane al quale i sanitari dell'ospedale di Patti (Messina) avevano bloccato la frattura del perone con del cartone non avendo stecche a disposizione. A Messina poi i medici hanno sostituito il cartone con un tutore.

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