Cronache
Giustizia, si pensa all'abolizione dell'ergastolo
"Non credo sia giusto continuare ad avere una pena che sia illegittima nella sua proclamazione e che soltanto in alcuni casi, in certe situazioni, puo' avere un senso. Non credo che la necessita' di contrastare la criminalita' organizzata con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, renda inevitabile il mantenimento del cosiddetto ergastolo ostativo". Lo ha detto il presidente emerito della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick che ha incentrato il suo intervento sui "paradossi del carcere" nella prima delle tre giornate del convegno organizzato a Messina dal Coordinamento nazionale dei magistrati di sorveglianza su "Senso e futuro della pena".
"La mia posizione sull'ergastolo e' cambiata - ha aggiunto - ero perplesso anni fa, quando ero ministro della Giustizia, sull'abolizione dell'ergastolo perche' pensavo che in qualche modo potesse essere utile o necessaria la minaccia di una pena senza fine, pero' una pena senza fine puo' essere valida solo se in concreto poi si puo' avere una pena che puo' educare".
Una proposta, quella dell'abolizione dell'ergastolo, che non è nuova. In un'intervista ad Affaritaliani.it di due anni fa, l'ex responsabile Giustizia del Pd Danilo Leva aveva avanzato la stessa ipotesi: "Siamo favorevoli all'abolizione dell'ergastolo e alla costituzione del "fine pena mai" coincidente con una reclusione a 30 anni", aveva detto Leva. Ora la questione torna d'attualità e, c'è da scommetterlo, farà molto discutere.