A- A+
Cronache
I rischi dello smartphone come "ciuccio digitale" - I consigli della psicologa
Foto di asderknaster da Pixabay 

Intervista a Sabrina Priulla, Psicologa - Responsabile Progetti Piramis Onlus

Siamo in un mondo ultramoderno, cosa pensa dei genitori super moderni?

"Il progresso viaggia veloce e può essere molto positivo. È l’utilizzo che viene fatto di questa modernità che può diventare positivo o meno, nel caso dei genitori non condivido l’utilizzo della tecnologia come ciuccio digitale".

"Ciuccio digitale", cosa intende?

"Alcuni genitori mi raccontano di aver usato il cellulare a tavola per calmare i bambini nelle prime occasioni di capricci e poi questa è diventata un’abitudine. Ma perché i bambini davanti allo schermo smettono immediatamente di urlare, di agitarsi o di disperarsi? È vero che lo schermo ha un positivo effetto calmante? Secondo gli esperti che si occupano del benessere dei bambini, accanto a questa interpretazione c’è il grande rischio di alimentare in questo modo una dinamica di dipendenza. Apparentemente il bimbo davanti allo schermo sembra aver placato il suo disagio, ma la verità è che in realtà semplicemente se ne dissocia. Il bambino non elabora la sua emozione, semplicemente, calmandosi davanti allo schermo, impara a non sentire più ciò che gli accade dentro. Il ruolo dell’adulto è invece quello di insegnare al bambino a risolvere (non a negare o a dimenticare) il suo disagio emotivo, attraverso le relazioni con gli altri. Nei primi anni di vita “gli altri” sono generalmente la mamma e il papà e poi gli educatori, gli insegnanti, i compagni e gli amici. Nel confronto con “l'altro”, fatto di parole, di sguardi e di contatto, il bambino impara a riconoscere e a capire le proprie emozioni, a comprendere e poi gestire il proprio disagio. Ognuno di noi, soprattutto in tenera età, ha diritto ad affrontare la propria frustrazione, a sentire la delusione, a vivere le proprie emozioni per imparare a conoscerle e a gestirle. Utilizzare un cellulare per interrompere un pianto può essere comodo, soprattutto se si ha fretta, si è in pubblico e ci si sente in difficoltà. Ma pensiamo davvero che sia la soluzione migliore? Il bambino così non gestisce le sue emozioni, le blocca!".

Perché i genitori non sanno gestire queste emozioni dei più piccoli e cercano una scorciatoia?

"Questa credo che sia la domanda delle domande. Il compito genitoriale è sicuramente complesso e nessuno ci insegna ad essere genitori. Né tanto meno bravi genitori. Non esiste la ricetta magica. Esistono però delle linee guida, a seconda dei diversi approcci scientifici, che possono supportare questo compito. La tecnologia ha forse complicato maggiormente il lavoro genitoriale. Non solo per definire al meglio come e quando avvicinare i propri figli all’uso della tecnologia ma soprattutto per il fatto che, spesso, sono proprio i genitori che abusano dello smartphone, sottraendo così tempo per stare con i bambini a favore dei vari social network. La frase più comune, nelle ricerche condotte riguardo al rapporto tra i ragazzi, la tecnologia e la famiglia, è «un attimo». Esattamente quella che dice il genitore al figlio che lo sta chiamando, mentre ha lo smartphone in mano. Per quanto riguarda l’età per l’accesso dei figli agli smartphone e al mondo digitale purtroppo continua ad abbassarsi, nonostante ci siano molti inviti a non farlo. La Società italiana di pediatria giudica non opportuno proporre ai bambini dispositivi digitali prima dei due anni e comunque invita i genitori a non utilizzare mai lo smartphone per calmare o distrarre i bambini, durante i pasti o prima di andare a dormire. Le stesse case produttrici di cellulari ne consigliano l’uso solo dopo i 13 anni. Se poi entriamo nel merito dei social network sappiamo ormai che l’età per l’accesso è stata regolamentata. Ma se il genitore permette al figlio di utilizzarlo, non c’è nessun obbligo di legge che possa evitarlo. I genitori devono ricordarsi di avere la responsabilità genitoriale. E devono sapere dire di no. Per il bene dei bambini e dei ragazzi".

Iscriviti alla newsletter
Tags:
smartphonesmartphone abuso
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

Guarda le immagini

Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi


in vetrina
Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo

Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo





motori
Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.