Il ddl Anticorruzione è legge. C'è anche il falso in bilancio - Affaritaliani.it

Cronache

Il ddl Anticorruzione è legge. C'è anche il falso in bilancio

L'aula della Camera ha approvato il ddl anticorruzione con 280 sì, 53 no e 11 astenuti. Il ddl, approvato in via definitiva e senza modifiche rispetto al testo del Senato, diventa cosi' legge. Hanno votato a favore Pd, Sel, Scelta Civica, Per l'Italia, Area Popolare, gli ex 5 stelle di Alternativa Libera. Hanno votato contro Forza Italia e M5S. La Lega si è astenuta. In base al testo approvato se i fatti sono di lieve entità la pena va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni. La lieve entità viene valutata dal giudice, in base alla natura e alle dimensioni della società e alle modalità o gli effetti della condotta dolosa. La stessa pena ridotta, (da 6 mesi a 3 anni) si applica nel caso in cui il falso in bilancio riguardi le società che non possono fallire (quelle che non superano i limiti indicati dal secondo comma dell'articolo 1 della legge fallimentare). In questo caso, il reato è perseguibile a querela di parte (della società, dei soci, dei creditori o degli altri destinatari della comunicazione sociale) e non d'ufficio. Introducendo nel codice civile un nuovo articolo 2621-ter, la norma del ddl anticorruzione prevede, poi, una ipotesi di non punibilità per particolare tenuità del falso in bilancio. Toccherà il giudice a valutare l'entità dell'eventuale danno cagionato alla società, ai soci o ai creditori.

Nel pomeriggio, l'aula di Montecitorio ha approvato anche i primi tre articoli del ddl. Con il via libera all'articolo 1 - 291 i sì, 31 i voti contrari e 67 gli astenuti, tra cui i grillini - vengono aumentate le pene per chi commette reato contro la pubblica amministrazione. Il secondo articolo incassa il via libera con 303 voti favorevoli e 35 contrari: le nuove norme modificano l'articolo 165 del codice penale in materia di sospensione condizionale della pena. L'articolo 3 - 348 i voti a favore, 59 i contrari - amplia l'ambito di applicazione del reato di concussione.

Il disegno di legge anticorruzione determinerà "la sostanziale cancellazione della prescrizione, con questa norma non saranno possibili né la prescrizione né forme di patteggiamento". Così Matteo Renzi, in Veneto per le elezioni regionali del 31 maggio, aggiungendo: "Non voglio dire che noi siamo onesti e loro ladri ma noi i ladri li mandiamo a casa".

Poco prima, era stato  il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, a dire in un forum all'Ansa: "Serve una riforma complessiva della prescrizione e occorre una norma ad hoc per i reati di corruzione. I termini attuali sono inadeguati. La scelta è politica ma tornare a un regime vicino a quello precedente la ex Cirielli, sui 15-17 anni, credo sia congruo: oltre avrebbe poco senso. Dopo 18 anni punire un soggetto che ha commesso un reato tanto tempo prima non ha più senso". "Credo - ha proseguito Cantone - che il ddl anticorruzione, che mi auguro sia approvato entro questa settimana, sia quanto di meglio possibile. Nessuna norma ha effetto salvifico e non credo nemmeno che le critiche della magistratura siano critiche distruttive: ci sono cose che possono essere migliorate".

"Abbiamo assoluta necessità - ha poi aggiunto - di fare promozione della cultura della legalità nel Paese: è un presupposto fondamentale. Bisogna far capire ai ragazzi che la corruzione non è un danno solo per le imprese ma per il loro futuro. Per troppo tempo è stato sottovalutato il cancro della corruzione. Non è vero che giovani sono disinteressati a questo tema, vanno solo motivati".

La discussione sul ddl era stata sospesa ieri sera: uno stop per consentire alle commissioni parlamentari di audire il ministero dell'Economia, Pier Carlo Padoan, sulla recente sentenza della Corte costituzionale sulle pensioni. Le votazioni sugli emendamenti - oltre cento - sono riprese stamani. Ieri, però, all'inizio del dibattito, il ministro della giustizia, Andrea Orlando, aveva chiesto che questi fossero ritirati perché l'orientamento della maggioranza e del governo è di approvare il testo così come uscito dal Senato, in modo che diventi legge a breve. Il voto finale è previsto per domani, venerdì 22 aprile (se non già stasera), dieci giorni prima delle elezioni regionali.

L'accordo di maggioranza. Un ddl che è già stato definito "blindato" ma che contempla una revisione al ribasso dei termini di prescrizione. L'intesa di maggioranza garantisce infatti il via libera definitivo al documento entro domani. Tuttavia, mette sotto osservazione il testo sulla prescrizione, ora in commissione Giustizia al Senato. Un tavolo tecnico si occuperà di una revisione dei meccanismi, per evitare l'effetto sommatoria tra quanto dispone il ddl corruzione e quanto prevede il ddl prescrizione. Il Pd ha incassato così il varo sicuro del disegno di legge che inasprisce le sanzioni sulla corruzione e reintroduce il falso in bilancio. Ma Area popolare (Ncd-Udc) ha portato a casa l'ammorbidimento della prescrizione. Gli alfaniani dunque a Montecitorio non faranno muro.