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Cronache
La ricerca italiana è prima al mondo per le scienze mediche e della salute

Ricerca italiana prima al mondo per le scienze mediche e della salute. Sul podio per la matematica e le scienze sociali

La ricerca italiana è al primo posto nel mondo per le scienze mediche e della salute e sul podio per la matematica e le scienze sociali. Ottime performance anche per le scienze umane e sociali, mentre è in caduta libera l'attenzione per quelle ambientali, come del resto in gran parte del mondo, nonostante la crisi climatica.

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L'Italia, quindi, si conferma in una posizione rilevante nella ricerca su scala internazionale, nonostante gli investimenti non possano dirsi adeguati. Questo ciò che emerge rispetto al nostro Paese dall'analisi di Elsevier, il più importante editore scientifico con oltre tremila riviste, sulla qualità della produzione accademica di tutto il mondo negli ultimi 16 anni, dal 2006 al 2022. Lo studio si basa sul Field Weighted Citation Index (FWCI), l'indice che permette di quantificare e comparare la qualità della produzione scientifica utilizzando come indicatore il numero di citazioni ponderato in base alla media di un determinato settore. A livello europeo il fiore all'occhiello è però il Regno Unito, con livelli di citazioni medi nel tempo elevati in tutti i campi e, in particolare, nelle Scienze cliniche. La Germania, pur con numeri inferiori, mostra un andamento nel tempo simile a quello del Regno Unito, con le Scienze cliniche che appaiono l'ambito privilegiato mentre tutti gli altri sono in calo: colpisce vedere come siano Scienze fisiche, ambientali e Ingegneria a mostrare la flessione maggiore.

Anche in Francia sono le Scienze cliniche a prevalere, unico settore a crescere nell'ultimo anno preso in considerazione, insieme alle Scienze mediche e sociali, che pero' sono ancora molto indietro in termini di numeri assoluti. E se Scienze umane, sociali, biologiche e Business restano pressappoco stabili, anche in Francia gli FWCI di Scienze ambientali, Scienze fisiche e Ingegneria calano drasticamente.

La crescita dell'India

Secondo il rapporto di Elsevier, a livello mondiale è l'India a spiccare tra gli altri per le maggiori variazioni dell'indice nel tempo: a fronte di un andamento abbastanza omogeneo dei Paesi negli anni presi in considerazione dall'indagine, il Field Weighted Citation Index in India si espande in maniera significativa proprio nel 2022, in particolare rispetto alle aree Business, Scienze ambientali, Scienze umane, Ingegneria, Scienze fisiche e Matematica, dove i livelli di citazioni superano ampiamente la media mondiale. Se dunque in passato era proprio l'India ad avere le minori citazioni, la crescita dell'ultimo anno spinge all'ultimo posto il Giappone.

La Cina, a differenza degli altri Paesi presi in esame, mostra un andamento molto eterogeneo per settore scientifico, con un FWCI decisamente piu' alto per le Scienze umane e ambientali, ma con livelli comunque notevoli per quanto riguarda le Scienze sociali e fisiche. Infine, mentre gli Stati Uniti all'inizio degli anni '10 prevalevano a livello globale, nel 2022 hanno visto la loro ricerca segnata da una contrazione drammatica, per cui si osserva un'ampia forbice nei livelli di citazioni soprattutto per quanto riguarda Business, Scienze sociali, Scienze fisiche, Ingegneria e Matematica.

"L'indagine sulla qualità della produzione scientifica in Europa ci mostra che laddove l'Europa mostra cedimenti, altri Paesi si affacciano con decisione sulla scena mondiale. E il loro ruolo nella ricerca potrebbe dettare in futuro le regole del gioco in termini di sviluppo economico e sociale", commenta Claudio Colaiacomo, Vice President for Academic Relations di Elsevier. Su più livelli, si nota una contrazione generale della ricerca nelle scienze ambientali, nonostante la crisi climatica e nonostante anche temi come la sostenibilità siano sempre di più al centro del dibattito attuale. 

In Italia le Scienze ambientali registrano una decisa riduzione delle citazioni nel 2022, una tendenza già registrata nel 2019 e che si mostra nella sua portata soprattutto se mettiamo i dati più recenti a confronto con quelli del 2014, quando queste discipline avevano toccato il loro acme. Anche nei paesi europei analizzati prima l'attenzione per le scienze ambientali cala drasticamente, mentre è in Paesi come l'India e la Cina che i livelli di citazioni su questi temi mostrano invece un aumento, superando ampiamente la media mondiale.

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