Cronache

La sinistra giudiziaria ha perso Milano. Nomina di Viola è la fine di un'epoca

Persa così la maggioranza nella magistratura. Il nuovo capo del tribunale milanese adesso è un conservatore

Procura Milano, Viola: "Sono consapevole delle difficoltà"

La nomina a Procuratore di Milano di Marcello Viola segna la fine di un'epoca. Ha sconfitto il candidato di sinistra Maurizio Romanelli e il procuratore di Bologna Giuseppe Amato. Lo Champagne è finito - si legge sulla Verità - dopo la decisione presa. Ora la sinistra giudiziaria dovrà smaltire l'ubriacatura che l'aveva illusa di essere maggioranza nella magistratura. Il nuovo capo del Tribunale di Milano, infatti, è uno stimato magistrato conservatore, citato nelle famigerate intercettazioni dell'hotel Champagne all'interno del Palamara-gate ma mai veramente coinvolto nelle indagini.

Dopo la nomina Viola ha potuto finalmente esultare: "Il voto di tutti i laici - spiega il neo capo di Milano alla Verità - mi gratifica. Sono onorato per la fiducia che mi è stata concessa e sono consapevole della difficoltà per un incarico che richiede il massimo della responsabilità. Posso assicurare che ci metterò tutto l'impegno, come ho sempre fatto ogni volta che ho dovuto ricoprire un nuovo incarico". Alla fine il risultato è che le due principali Procure d'Italia (Roma e Milano), sono guidate da due esponenti di Magistratura indipendente. La fine di un'epoca, appunto.

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