Lo Chef Rubio attacca Salvini - Affaritaliani.it

Cronache

Lo Chef Rubio attacca Salvini

Giuseppe Vatinno

Quando lo chef fa politica

Lo “cheffismo”, che sarebbe quella moda importata dagli Usa per cui le Tv sono invase da quelli che una volta si chiamavano cuochi o al più capocuochi, imperversa. Non c’è ora del giorno e della notte che uno “chef” non compaia in Tv ad elargire consigli culinari che la famosa casalinga di Voghera non si sognerebbe mai di applicare. Ed è anche leggermente inquietante sentire la mattina, nei famosi discorsi da bar, Totti sostituito da Cannavacciolo come tema dominante.

Ma da qualche tempo lo cheffismo ha fatto un salto in avanti e non si limita più a dare ricette, ma forte del suo consenso sociale interviene anche in questioni politiche. Naturalmente tale fenomeno si sta allargando anche agli immigrati con chef etnici che competono con i nostrani. E a tal proposito lo “chef” Rubio, ad esempio, approfitta della sua popolarità per scendere in politica ed attaccare Salvini, naturalmente via social (l’abbinata chef più social è terribile).

E così Rubio quotidianamente manda i suoi messaggi, non sui manicaretti ma appunto di politica e dice, ad esempio,” Salvini? Il problema è chi lo vota”. E poi sgancia il suo manifesto, manco forse Calenda: “Non sono di destra e neanche di sinistra, o di centro e neanche democristiano o radicale. Sono oltre tutti questi sotto insiemi perché il mio pensiero è un pensiero di una persona che se si deve riconoscere in qualcosa, si riconosce nel manifesto anarchico e nel movimento musicale punk”. Rubio è “oltre”, nietzschianamente, la destra e la sinistra.

E, naturalmente, nel mondo della Rete comincia a girare il suo nome come un futuro leader del centro - sinistra. Come dire, da Marx e i lavoratori a Rubio e alla pasta asciutta.