Cronache
M5s, depositate le firme per il referendum anti euro

"Il M5S e' accusato ogni giorno di non collaborare, in maniera del tutto strumentale. Ora vedremo se davanti ad una richiesta esplicita dei cittadini la maggioranza dara' il suo appoggio al M5S o sapra' dire solo no". Cosi' i parlamentari 5 Stelle, dal blog di Beppe Grillo, spiegano il senso dell'iniziativa che li portera' oggi a depositare al Senato 200.000 firme "per dare il via alla legge di iniziativa popolare che portera' al referendum consultivo sull'euro". "Il 9 giugno - aggiungono - anche il presidente del Senato Grasso in persona ricevera' le firme dei cittadini". "Nell'euro - si legga ancora - siamo entrati sull'onda delle menzogne del centro-sinistra e con il nullaosta del centro-destra. Grazie al M5S si potra' finalmente aprire un dibattito e in caso di voto favorevole all'uscita dall'euro la maggioranza dovra' tenerne conto per non essere spazzata via e sostituita da un Governo a 5 stelle. Il referendum sull'euro e' un voto sul futuro dell'Italia. Non va sprecato!".
"Non ci saranno piu' scuse", dicono ancora i 5 Stelle: "Da una parte - dicono - i cittadini e dall'altra i partiti, che avranno davanti a loro due possibilita': ignorare le firme dei cittadini come gia' successo in passato, o permettere ad essi di esprimersi su un argomento fondamentale della vita economica e sociale del Paese, sul quale non c'e' mai stato un vero dibattito". "In ogni caso - assicurano - questa volta sara' diverso: in Parlamento siedono piu' di 130 portavoce del M5S, pronti a dare battaglia e a vigilare perche' tutte le tappe che porteranno al referendum siano rapidamente rispettate. Subito dopo la consegna delle firme, infatti, i parlamentari del M5S presenteranno la legge di iniziativa popolare per la discussione e il voto in aula. Una volta approvata la legge costituzionale per l'istituzione del referendum consultivo, gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volonta' sull'uscita dall'euro. Considerando i tempi di passaggio della legge di iniziativa popolare tra la Camera e il Senato, il referendum si terra' probabilmente in un periodo compreso tra il dicembre 2015 e il gennaio 2016. Molto dipende anche dall'ostruzionismo della maggioranza e del governo".