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Cronache
Messina Denaro, arrestato prestanome. “Auto comprata con metodi tracciabili”
Matteo Messina Denaro

Messina Denaro, arrestato il prestanome Andrea Bonafede. Il concessionario di Palermo: ha pagato la macchina con metodi tracciabili

Il Ros dei carabinieri ha arrestato Andrea Bonafede, quello vero, 59 anni, di Campobello di Mazara. E' l'uomo la cui identità è stata utilizzata, almeno negli ultimi 12 mesi, dal boss castelvetranese Matteo Messina Denaro. Bonafede è accusato di associazione mafiosa. Il provvedimento è stato disposto dal gip di Palermo su richiesta del procuratore capo Maurizio de Lucia e dell'aggiunto Paolo Guido.

Le indagini proseguono per ricostruire la rete di favoreggiatori che in questi decenni hanno fornito aiuto al boss latitante. Sabato il ritrovamento di una Alfa Romeo Giulietta ha messo gli investigatori su nuove piste.

"Ha pagato con metodi tracciabili Si certo, ha pagato con metodi tracciabili come prevede la legge", ha dichiarato il concessionario di Palermo conversando con i cronisti della Rai che lo hanno rintracciato davanti alla rivendita in cui il boss Matteo Messina Denaro ha comprato l'Alfa Romeo Giulietta ritrovata dai Ros sabato.

Messina Denaro, figlio autista boss: non l'ho mai visto

"Questa è casa mia e il garage è mio: io non l'ho mai visto. Io non l'ho mai incontrato", ha detto Vincenzo Luppino, uno dei figli di Giovanni Luppino, autista di Matteo Messina Denaro, rispondendo ai giornalisti davanti alla casa di Campobello di Mazara alla domanda se avesse mai visto il boss. "Non ho mai visto quella macchina nel mio spazio (l’Alfa Romeo Giulietta ritrovata ndr)", ha aggiunto rispondendo alla domanda se avesse mai visto l'auto del super latitante parcheggiata nel garage.

"Mio padre ha già fornito la sua versione durante l'interrogatorio e io credo a quanto ha detto". Continua Vincenzo Luppino davanti il magazzino di via B a Campobello di Mazara che oggi pomeriggio la Polizia scientifica sta perquisendo. Il locale è di Luppino che, con la moglie, vive nell'appartamento a fianco. "Io non conosco Matteo Messina Denaro e non l'ho mai incontrato - ha detto - noi siamo una famiglia di lavoratori che si spaccano la schiena ogni giorno a lavorare". Sul posto è anche arrivato il fratello Antonino. Giovanni Luppino, autista del boss Matteo Messina Denaro, arrestato lunedì scorso nei pressi della clinica La Maddalena, insieme ai due figli da alcuni anni gestisce un centro di ammasso e commercializzazione di olive da mensa proprio a Campobello di Mazara. I Luppino fanno da intermediari con i grossisti del Napoletano che poi comprano le partite di olive.

 

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