Cronache
Migranti, 180 mila per strada tra pochi mesi. Allarme sicurezza nelle città
Migranti, allarme di Fondazione Arca: "180 mila persone per strada fra pochi mesi"
Nel tunnel di via Tonale, Milano, zona stazione Centrale, sono tornate scene che in città non si vedevano da tempo. “Ho contato 300 persone l'altra notte – denuncia Alberto Sinagallia, presidente di Fondazione Progetto Arca, tra le più importanti realtà italiane che si occupano di accoglienza –. Stanno uscendo dai centri sempre più velocemente e finiscono per strada”. La onlus nata in Lombardia 24 anni fa e che si occupa di senza dimora, famiglie, richiedenti asilo, ha presentato il 4 luglio il Bilancio sociale per il 2017: 2,5 milioni di pasti, 6.259 persone accolte in 93 strutture in tutta Italia, da Rozzano fino a Catania, e 396 lavoratori retribuiti, sopratutto personale educativo e sanitario.
Questi i numeri stilizzati dei progetti di Arca lungo la penisola. Per il futuro Sinigallia lancia un allarme sull'intero sistema d'accoglienza dei migranti: “Ci sono 180 mila persone accolte nei centri mentre i Paesi del nord stanno rimandando in Italia i 'dublinanti' fotosegnalati”, dichiara il Presidente di Arca. E aggiunge: “Aumentano le commissioni territoriali che valutano le richieste d'asilo – in Lombardia sono passate da due a tre – gli sbarchi sono in calo e quindi accelerano i tempi, infatti stanno vagliando chi è arrivato a luglio 2017”. Nel frattempo “la legge Minniti-Orlando alleggerisce i tribunali grazie al meccanismo che impedisce i ricorsi dopo il diniego”.
Un mix di fattori che per Alberto Sinigallia può portare a un solo esito: “Entro la fine dell'anno le commissioni valuteranno le posizioni anche dei migranti appena giunti in Italia e non ci saranno più permanenze di uno o due anni nei centri”. Quale futuro quindi per il sistema d'accoglienza e con quale conseguenze? “I Cas prefettizi chiuderanno”, dice sicuro Sinigallia, ma questo “non dipende dai 35 euro, dai 28 euro o da qualunque cifra”. Però intravede i rischi nella nuova politica dell'accoglienza zero e sbarchi zero. Il rischio è di avere tanti tunnel come in via Tonale sparsi per il Bel Paese: “Le 180 mila persone accolte nei centri finiranno per strada e questo accadrà sia che abbiano il diritto d'asilo o ad altre protezioni, sia che non lo abbiano ottenuto”. Un inedito allarme se lanciato da chi si occupa di accoglienza e vulnerabilità: “Nelle grandi città avremo problemi sulla sicurezza”.
Fonte: Redattore Sociale