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Cronache
Scuola, concorso per i docenti fissato al 22 ottobre: il Pd chiede il rinvio

Concorso straordinario docenti: fissata la data

La macchina dei concorsi nella scuola riparte. La ministra Lucia Azzolina ha definito il calendario delle prove concorsuali da 78mila posti. Si parte il 22 ottobre con la selezione straordinaria da 32mila posti riservata ai precari con tre anni di servizio che andrà avanti almeno fino a metà novembre. Subito dopo tocca a quelli ordinari per infanzia/ primaria e per le secondarie di I/II grado per altre 46mila cattedre complessive, con l'obiettivo esplicito del ministero dell'Istruzione di riuscire a chiudere almeno la prova preselettiva entro fine 2020. Così da avere quanti più prof "abili e arruolabili" possibili all'inizio del prossimo anno scolastico.

Lo scrive il Sole 24 Ore, spiegando che le date saranno pubblicate domani in Gazzetta ufficiale e che la prova si svolgerà naturalmente nel rispetto di particolari misure anti-Covid (divieto di ingresso a chi avrà più di 37,5 di febbre o una sintomatologia respiratoria in atto ed esclusione delle persone eventualmente in quarantena) L'ufficializzazione della road map è attesa oggi in un'informativa ai sindacati.

A cui dovrebbe seguire, già domani, la pubblicazione sulla Gazzetta  Ufficiale dell'avviso pubblico con le date del concorso straordinario che la ministra Lucia Azzolina avrebbe voluto si svolgesse d'estate e che invece, su pressione dei sindacati e di una parte della maggioranza (Pd e LeU), è stato rinviato all'autunno nella speranza di un quadro epidemiologico più favorevole. Una circostanza che non si è  realizzata e che costringerà a un supplemento di attenzione nell'organizzazione della selezione. Oltre che alla sottoscrizione di un protocollo di sicurezza ad hoc come avvenuto per gli esami di maturità di giugno e per la riapertura di settembre.

Concorso docenti: il Pd chiede ad Azzolina di rinviare

Ma è proprio il Pd a partire all'attacco chiedendo di far slittare il concorso: "Farlo ora significa stressare le scuole, che verranno private di molti docenti, i quali andranno a sostenere le prove del concorso. Avremmo preferito farlo a ridosso delle vacanze di Natale; fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ogni ripensamento è possibile, la decisione spetta al ministero dell'Istruzione" dice Camilla Sgambato, responsabile scuola del Pd.

Sgambato sottolinea anche la necessità di tutelare chi è in quarantena, "magari per un positivo presente nella scuola in cui insegna: va cercata una soluzione, per esempio trovando un'altra data per questi candidati o facendo loro svolgere la prova tutti in una stessa scuola: sarebbe ingiusto non farli partecipare al concorso". C'è poi il problema che molti docenti precari, dovendo partecipare alle prove del concorso, lascerebbero la cattedra che hanno appena preso per 5-6 giorni. "Solo in Lombardia la gran parte sono docenti delle regioni meridionali: spostare il concorso a Natale sarebbe insomma la cosa più giusta da fare".

I sospetti del M5S: "Il Pd vuole il ministero dell'istruzione"

Tuttavia, il Movimento 5 Stelle legge nelle parole di Sgambato la volontà di non celebrare il concorso e risponde con un 'niet' che sembra chiudere a qualsiasi confronto. "Respingiamo al mittente la proposta di rinviare il concorso straordinario per la scuola giunta oggi dalla responsabile scuola del Partito Democratico", spiegano in una nota i deputati M5s in Commissione Istruzione.

"Fosse stato per noi avremmo fatto tenere le prove ad agosto (o un concorso ordinario per tutti), ma con il superamento del test a crocette e l'introduzione della prova a risposta aperta abbiamo concordato il procrastinarsi della data all'autunno. Ora che siamo in dirittura d'arrivo per l'inizio delle prove, previsto per il 22 ottobre, un ulteriore rinvio sarebbe una presa in giro per gli oltre 60.000 candidati, senza contare il mezzo milione di candidati al concorso ordinario che verrebbe di conseguenza spostato in avanti. Non possiamo permetterlo", aggiungono.

Alla base del muro alzato dai Cinque Stelle ci sono anche i sospetti su un presunto "piano del Pd per accaparrarsi il ministero dell'Istruzione", così come spiegano fonti parlamentari grilline: "E' da quando abbiamo varato insieme il governo che ci provano", chiosa un deputato.     Dasll'opposizione si leva la voce di Forza Italia: "E' ridicolo prevedere, dal 22 ottobre al 9 novembre, le prove del concorso straordinario per la scuola.

I nostri istituti e i nostri ragazzi sono gia' stressati da un inizio anno complicato. Andare ad appesantire ulteriormente questi delicati mesi per dei test che coinvolgeranno circa 60mila precari - che dovranno dunque assentarsi dal lavoro, causando altre ore di didattica in fumo - vuol dire non avere a cuore il regolare percorso formativo degli studenti. Un governo lontano dalla realta', distratto e inconcludente persevera negli errori, il ministro Azzolina dimostra ancora una volta la sua inaccettabile superficialita'", ossserva Mariastella Gelmini, capogruppo forzista alla Camera.

A ogni modo, se la data verrà pubblicata in Gazzetta, si partirà il 22 ottobre per poi proseguire almeno fino a metà novembre. Per scaglionare i 64mila candidati si utilizzeranno non solo le sale informatiche delle scuole coinvolte ma anche le aule universitarie degli atenei che hanno offerto la loro collaborazione. All'interno dei locali interessati sarà assicurato il distanziamento tra una postazione e l'altra e prima dell'ingresso sarà controllata la temperatura con i termoscanner.

Con più di 37,5 o con una sintomatologia respiratoria in atto non si accede. Porte sbarrate anche per le persone eventualmente in quarantena, senza la possibilità di svolgere una sessione suppletiva. Passando alla prova (che sarà unica, si svolgerà al Pc e non avrà preselezione) il contenuto è quello previsto dal compromesso inserito nella versione definitiva del decreto Scuola: non sarà più un test a crocette ma un quiz a risposta aperta con cinque domande volte ad accertare le competenze disciplinari e didattiche (più un sesto quesito di comprensione della lingua inglese). La durata prevista è di 150 minuti e per superarla servono almeno 7/10. Sulla base dei risultati verranno poi formate le graduatorie regionali di merito che verranno utilizzate per l'assegnazione delle 32mila cattedre alle medie e alle superiori (tra posti comuni e sostegno) disponibili secondo l'articolazione territoriale riassunta nel grafico qui accanto. L'impatto sulle assunzioni dell'anno prossimo Considerando che la prova è unica, a viale Trastevere sono pressoché certi di riuscire a chiudere la partita in tempo per le assunzioni dell'anno scolastico 2021/21.

Concorso docenti, la reazione dei sindacati

"Anche chi non vede o non sente o chi non vuole vedere o sentire si rende conto che il ministro Azzolina sta conducendo una battaglia personale contro i precari e chi li rappresenta". E' quanto afferma all'Adnkronos il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, commentando l'incontro tra i sindacati della scuola e il ministero dell'Istruzione per discutere del concorso straordinario per i prof evidenziando come "Oggi in sede di informativa era già tutto deciso. "Ancora una volta - sottolinea - all'interesse pubblico relativo al funzionamento della scuola che non è fuori dai molteplici problemi indotti dall'emergenza pandemia, si intraprende una strada che dire avventurosa è poco.La curva pandemica è in aumento tanto che il Governo dovrà decidere se prorogare il periodo di emergenza che al momento è fissato al 15 Ottobre".

"La fretta di mettere in piedi un concorso senza le dovute garanzie - ribadisce Turi - è emerso di fronte alle domande dei sindacati. Se un candidato risulta in quarantena cosa succede, che perde la possibilità di fare il concorso. E' in questa maniera che si risolvono i problemi? Già stiamo seguendo la strada dei sorteggi anche nel mondo del lavoro oltre a quello dello istituzioni? Comunque anche senza l'aspetto umano relativo a lavoratori che per anno hanno dato il loro contributo, l'aspetto sanitario e del funzionamento delle scuole merita rispetto ed attenzione".

Non solo. "Circa 70.000 aspiranti - evidenzia il numero uno della Uil Scuola - divisi in tutte le regioni saranno sottrattati al loro lavoro scolastico, come lo stesso sarà per i commissari (se li trovano, viceversa li obbligano ), che si dovranno spartire tra le lezioni del mattino e le correzioni del pomeriggio. Insomma una confusione che ricadrà sugli studenti che rischiano di vedere un altro anno andare in fumo. E' così difficile capire che sotto pressione non si lavora bene! Sul corpo debilitato della scuola si vuole, dopo le GPS, introdurre un altro stress che il sistema non potrà reggere. La scuola - conclude - è stata scambiata per un ufficio di collocamento invece di rispondere alle esigenze che sono presenti, si preoccupa di impegnare il futuro. Il prossimo anno per effetto dell'annunciata fine di quota 100, per la paura di ammalarsi, sono previsti nella scuola 50.000 pensionamenti. Solo chi ha perso il senso della realtà, può proseguire sulla strada ideologica intrapresa. IL merito è ben altra cosa questa è una lotteria".

Le dichiarazioni di Lega e Forza Italia

"Azzolina oggi sembra voler dare il via  libera al concorso straordinario: peccato solo, questo e gli altri concorsi ordinari, saranno il suo ennesimo fallimento. Non porteranno, infatti, alcun docente in cattedra nell'attuale anno scolastico e per quelli successivi non copriranno nemmeno i pensionamenti. In piena  crisi sanitaria molti concorrenti si ritroveranno nell'impossibilità di partecipare per contagio, quarantena o anche solo per le limitazioni imposte. Aver poi già lanciato il concorso ordinario senza indicare quando realmente si farà, sottrae all'assegnazione decine di migliaia di cattedre, mortificando le aspettative di centinaia di migliaia di studenti, che da anni chiedono insegnanti che li accompagnino nell'intero ciclo di studi. Azzolina riesce a essere divisiva anche sui concorsi". Lo dicono i parlamentari leghisti Mario Pittoni vicepresidente della commissione istruzione di palazzo Madama e responsabile del dipartimento del partito e Rossano Sasso componente in commissione Istruzione alla Camera.

Anna maria bernini "Dopo le graduatorie provinciali zeppe di errori, si annuncia un altro enorme pasticcio con il concorso straordinario che si terrà in piena emergenza Covid e in pieno anno scolastico. Molti degli aspiranti saranno infatti esclusi perché in isolamento a causa di casi emersi nelle classi in cui insegnano: dopo il danno la beffa, insomma, visto che l'assenza per cause di forza maggiore non dà diritto ad alcuna forma di recupero". Lo dichiara in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini.

"Dopo la riapertura si sono già perse milioni di ore di lezione a causa dei ritardi e delle difficoltà organizzative, con orari dimezzati e aule mancanti. Ora i 70 mila insegnanti che parteciperanno al concorso saranno sottratti al loro lavoro, così come i commissari, causando un ulteriore rallentamento dei piani didattici. La ministra Azzolina è veramente diabolica nel perseverare gli errori", aggiunge.

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