News
Test di Medicina, i quiz direttamente sui social. Caccia alla talpa e rischio annullamento: "Copiavano tutti"
Il ministero: puniremo i responsabili. Ma gli smartphone accesi in aula durante la prova sono un caso

Test Medicina (Foto Lapresse)
Test di Medicina, l'autogol del Ministero: "Tutto si è svolto correttamente". Poi si scopre che...
Scoppia il caso test di Medicina, i quiz della prova sono stati spoilerati sui social da qualche "manina", svelando problemi di controllo durante queste prove visto che in tanti parlavano di "cellulari accesi in aula durante l'esame". E dire che subito dopo le prove di ammissione, era stata la stessa presidente della Conferenza dei rettori Laura Ramaciotti a dire che tutto si era svolto regolarmente e che gli atenei avevano dato prova di "grande efficienza" nella gestione del primo appello d’esame del nuovo semestre filtro di Medicina. Neanche il tempo di dirlo che si scopre che sui social - riporta Il Corriere della Sera - erano cominciate a girare foto delle domande scattate durante la prova. È stato a quel punto lo stesso ministero dell’Università a riconoscere implicitamente il problema con una nota diramata in serata.
Leggi anche: Garlasco, la macchia di sangue che stravolge tutto. E a casa Sempio spunta un secondo pizzino da migliaia di euro
"Il Mur — è scritto — trasmetterà, per il tramite della Crui, a tutti gli atenei le immagini in circolazione affinché possano essere individuati i responsabili e ripristinato il pieno rispetto delle procedure previste, incluso l’annullamento della prova". Un comunicato che, però, - prosegue Il Corriere - ha finito per aggiungere confusione a confusione, visto che in molti avevano capito che il ministero stesse valutando l’ipotesi di annullare l’esame per tutti. Richiesti di un chiarimento, dal ministero hanno spiegato che a rischiare sono solo gli autori degli scatti. Facile risalire ai colpevoli visto che nelle foto si vedono anche i loro codici identificativi. Di certo non basteranno pochi provvedimenti esemplari a spegnere le polemiche. E c’è da giurare che gli studi legali specializzati nei ricorsi al Tar si stiano già fregando le mani in vista di più che probabili, e lucrose, cause collettive.
