A- A+
Culture
Isabel Russinova: "Dalla parte delle donne". L'intervista

Di Oriana Maerini

Diafana, elegante e magnetica. Bulgara di madre e istriana di padre Isabel Russinova ti ipnotizza con i suoi occhi di ghiaccio che tradiscono, però, la sensibilità di un’artista che porta avanti la missione di  difendere i diritti delle donne. La sua vocazione alle tematiche sociali, con particolare riferimento al femminile, alle pari opportunità, alla difesa dei diritti umani le ha permesso di essere testimonial ufficiale di Amnesty International. L’abbiamo incontrata in occasione dell’uscita di “Reinas” (ed. Curcio)  il suo ultimo libro, edito da Curcio dove, attraverso una scrittura scenica, analizza sei ritratti di donne dalla personalità forte, regine che hanno vissuto lontano dal nostro tempo ma, con le loro azioni, hanno segnato la nostra storia. Modella, attrice, autrice e produttrice Isabel è nel panorama italiano una delle figure femminili può rappresentative del mondo dello spettacolo. Nell'aprile 2015 è nominata Corrispondente Culturale Onoraria, dal consiglio direttivo della MACTT – Mediterranean Academy Culture, Tourism and Trade, organizzazione non governativa maltese, per la realizzazione dello spettacolo “Agatha”. Isabel ha molti progetti in cantiere fra cui quello, importantissimo, di omaggiare la figura a Sara di Pietrantonio, la studentessa bruciata dal fidanzato a Roma.

Come ha scelto le grandi donne che hanno cambiato la storia?

Sono stati” incontri  casuali”,  ma in tutti i casi meravigliosi colpi di fulmine,la storia dell’umanità è ricca di pagine ancora da approfondire e infinite sono le figure femminile da riscoprire.  Berenice ,Tanaquilla, Pentesilea, Galla, Rosina , Agata, sono donne vissute in epoche diverse , provenienti da mondi diversi,ma tutte loro raccontano la figura epica della donna, stimolando l’orgoglio e la forza di continuare a costruire per l’umanità (la donna costruisce, l uomo distrugge, la donna piange  gli uomini  caduti nelle guerre che hanno voluto, solo per conquista)      

A quale di queste figure è più legata?

A  tutte,davvero. La vita e la storia di ognuna è specchio di personalità interessanti e ognuna di loro, anche se vissute in epoche diverse e provenienti da luoghi ed estrazioni diverse,sono intensi spaccati di umanità. Donne capaci di amare, di rinunciare, di scegliere e di sfidare, pronte al sacrificio, cariche di volontà e sentimento come infondo siamo tutte noi.

Come è stato accolto questo libro?

Sono molto soddisfatta,ogni presentazione,(ne ho fatte in diverse  città  e ho ancora molti appuntamenti nei prossimi mesi) ha rappresentato un meraviglioso momento di dibattito,di incontro, ogni personaggio ha avuto possibilità di raccontarsi davanti ad una platea incuriosita, interessata e felice  di conoscere figure femminili non famose ma di grande intensità,   proprio quello che mi stava a cuore,far conoscere la vita  di tante donne importanti della nostro storia, che  devono essere ricordate e riconosciute  per il loro  valore.  

Le donne sono tutte regine?

Ho scelto “Reinas” come titolo per inquadrare la forza, la dignità e l’importanza della donna in ogni tempo, ogni donna è una “Reina”, tutte noi lo siamo.

Da tempo impegnata  nella riscoperta della storia al femminile. Crede che sia di insegnamento per la società odierna?

Assolutamente. Credo che solo attraverso la conoscenza della storia e ed di chi ha vissuto e lottato  prima di noi l’ esperienza della vita, possiamo guardare a noi e al nostro futuro e a quello dei nostri figli con più strumenti di difesa e opinione. La storia è un girotondo infinito, tutto ritorna, tutto si ripete  e  solo l’urgenza di conoscere può accompagnare l’uomo a non commettere gli stessi drammatici e nefasti errori del suo passato. 

Da un lato le donne hanno fatto molti progressi, dall’altro subiscono violenze ancora inaudite per una società civile come quella italiana. Perché secondo lei?

La condizione della donna non è al sicuro , è continuamente ( e lo è sempre stato) minacciata da violenza,ignoranza,superbia,arroganza di una società maschilista che in ogni tempo l’ha perseguitata, anche oggi , da una parte del mondo la donna combatte  per la sua  integrità e dignità di essere  umano in società dove non esistono leggi  atte a proteggerla e tutelarla. In molti paesi, infatti,  la condizione della  donna è davvero disperata, penso allo sfruttamento,alle spose bambine, alla violenza che non conosce punizione, in quei paesi la vita della donna è davvero un incubo. Ma anche nel  nostro occidente, progredito e civile, la donna continua ad essere discriminata, offesa, e non rispettata fino infondo dagli uomini, basta pensare all’emergenza femminicidio. Oggi l’ ignoranza, la crisi economica, la condizione di instabilità globale non aiuta a risanare queste ferite.

Nel mondo dello spettacolo le attrici lamentano che non ci sono ruoli se non per donne giovani e belle. E’ vero?

Certo, da un lato è così. Il mercato vuole raccontare la donna  nei suoi stereotipi più superficiali,giovane,bella,desiderata, calata in plot fragili e leggeri,dove poter inserire e pubblicizzare prodotti di consumo  popolari. E’ lo spettacolo di intrattenimento dove naturalmente non c’è molto spazio, se non per ruoli da caratterista per donne più mature, e non bellissime  e anche in questo caso  l’ ignoranza, la perdita di valori, l’allontanamento dalla spiritualità, non aiuta la produzione  di storie con tematiche e personaggi di maggior spessore. Fortunatamente,però,   come è sempre accaduto,gli autori continuano, anche se con difficoltà a creare cinema,teatro,arte,musica e non soltanto vuoto intrattenimento.    

Lei si è sentita mai discriminata?

Non ho mai voluto  sentirmi discriminata. Credo che la discriminazione non deve scoraggiare ma al contrario stimolare la ricerca di una più profonda crescita personale, professionale,essere monito  per  l’inseguimento dei propri obbiettivi, magari attraverso lo studio,l’approfondimento,la curiosità,la dignità e il coraggio.  

Ha recentemente portato in scena ”La chiave di Virginia B”, omaggio al capolavoro erotico dello scrittore giapponese Junichiro Tanizaki. Non è una contraddizione rappresentare la donna come oggetto del desiderio?

La donna di Tanizaki è molto lontana da essere -oggetto del desiderio- (  come nell’ immaginario  abbiamo imparato a riconoscere  e come  è  stato rappresentato dalla versione italiana degli anni 80  ) mi interessava  parlare di erotismo. Ho scritto “La chiave di Virginia b” . liberamente ispirato alla donna di Tanizaki, uno spettacolo diretto da Rodolfo Martinelli Carraresi (suo compagno nella vita), con Antonio Salines, Fabrizio Bordignon, e Annabella Calabrese per rappresentare la mia visione dell’erotismo come  espressione del femminile, cantata  in tutti i tempi da ogni artista, dove la donna non è affatto oggetto , ma al contrario assoluta protagonista di se stessa. L’ erotismo è un pensiero che ti  illumina lo sguardo, è una ciocca di capelli  che si scompone, è un tono di voce, non certo la volgare esposizione di carne.   

Può parlare del suo prossimo spettacolo contro la violenza sulle donne?

Si chiama “Sui gradini del cielo” ed è un progetto realizzato grazie al patrocinio di Amnesty International , di cui da anni sono testimonial ufficiale. E’ dedicato ed indirizzato a stimolare a dibattere  sulla la violenza contro la donna. Il mio impegno è anche quello di sviluppare, attraverso la scrittura e il teatro le tematiche delle campagne  sulle quali Amnesty è attiva. Lo scorso anno, come ad esempio, ho affrontato quella delle spose bambine, attraverso  uno spettacolo  teatrale che ha debuttato al teatro Palladium di Roma con il patrocinio  dell’ Università Roma tre.  “Safa e la sposa bambina” sarà quest’anno nuovamente   in scena dal  15 al 20 novembre al  teatro dei Conciatori a Roma . La piéce è tratta da una storia vera   e racconta  l’ incontro, in un campo profughi , tra una rifugiata a cui la guerra ha tolto tutto e una sposa bambina, come lei colpita dallo stesso destino. Il 18 novembre, invece, sarà  il femminicidio  protagonista     (flagello dell ‘occidente , che crisi economica , mancanza di valori e ignoranza nutrono pericolosamente ), con un omaggio a Sara di Pietrantonio, la giovanissima studentessa di “Roma tre “bruciata dall’ ex fidanzato  in una strada della Magliana a Roma.Entrambi gli spettacoli sono diretti da Rodolfo Martinelli Carraresi  con musiche originali di Antonio Nasca, la partecipazione di Giulia Pedone-  Accademia di Santa Cecilia e del corpo di ballo - Scarpette rosse – con coreografie di Marilù Felici

Anche in veste di produttrice ha dato voce alla narrazione femminile…

Si, è il caso dello spettacolo “Lei dunque capirà” tratto dal racconto dello scrittore e giornalista triestino Claudio Magris. E’ una narrazione del  femminile  attraverso il mito, quello di Orfeo ed Euridice  in questo caso, scritto da un grande autore e raccontato per il teatro dalla speciale sensibilità di una grande donna, Dina D’Isa che ne ha curato la regia, con Daniela Allegra in scena. E’ la produzione che ho realizzato per la mia rassegna ricorrente  -Quartieri contemporanei-, di cui curo la direzione artistica (rassegna tematica  tra letteratura  e teatro  in scena al teatro Stabile di Potenza.). La rilettura della regista Dina D'Isa ha offerto un’ intepretazione onirica e sensuale allo spettacolo che ha avuto un grande successo e che continuerà  la sua tournee nei teatri italiani, anche per  omaggiare e ricordare Dina,  giornalista, scrittrice  e regista  tra le più preparate e brillanti  del nostro tempo, scomparsa troppo presto. Una meravigliosa- “Reina”.

Vive a Roma ma è triestina d’azione quanto è legata alle sue radici istriane?

Trieste è la città dove sono cresciuta, e che da adolescente inquieta  sentivo stretta ma che ora nella maturità riconosco e sento in tutta la sua magnifica,irrequieta,complessa,unica bellezza, cosi come l’Istria , la terra di mio padre,di cui oggi avverto sempre di più l’appartenenza . 

Qual è l’attrice che stima di più, il suo modello?

Maryl Streep,la perfezione.

Progetti futuri?

Dopo il mio impegno sul progetto contro la violenza sulla donna - Sui gradini del cielo- , sarò in scena a Roma, a gennaio con “Tanaquilla”, tratto dal mio volume Reinas, con protagonista la nobile etrusca   diventata regina di Roma , moglie di Tarquinio Prisco. Lo spettacolo ha debuttato a Volterra lo scorso luglio,al -festival internazionale del teatro di Volterra- , dopo le  repliche ( dal 13 al 22 gennaio 2017) presso il teatro  Stabile del Classico- teatro Arcobaleno, Tanaquilla partirà in tournee internazionale, iniziando con Mosca.

Quale mondo,  futuro vorrebbe per sua figlia?

Ho cercato di dare a mia figlia una formazione internazionale in modo da  avere più strumenti per valorizzare le sue capacita e le ho  insegnato l l’amore per il prossimo e l’ idea che ognuno di noi, nella nostra esperienza di vita, dobbiamo avere per missione la fortificazione del bene, la difesa della bellezza  in tutte le sue forme ( arte , natura, solidarietà..) e della memoria  

Una donna alla Casa Bianca può cambiare il destino del mondo?

Perche? No?

Iscriviti alla newsletter
Tags:
isabel russinova spettacolosara di pietrantonio spettacolo





in evidenza
Striscia la Notizia, per la prima volta sul bancone ci sarà un "velino": chi è Gianluca Briganti

Svolta per il tg satirico di Antonio Ricci

Striscia la Notizia, per la prima volta sul bancone ci sarà un "velino": chi è Gianluca Briganti


in vetrina
Oroscopo di oggi segno per segno di Affaritaliani.it

Oroscopo di oggi segno per segno di Affaritaliani.it


motori
Nuovo Dacia Duster, debutto ufficiale sul mercato italiano con un weekend di porte aperte

Nuovo Dacia Duster, debutto ufficiale sul mercato italiano con un weekend di porte aperte

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.