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Culture
"La grande alluvione", esce il nuovo libro di Andrea Bertagni

di Anna Santinon

Nei giorni scorsi potreste esservi imbattuti in alcune immagini, singolari e drammatiche, di edifici e luoghi simbolo di Milano sommersi dall’acqua. Le accompagnava l’hashtag #tuttoquestoungiornosaratuo e in molti si sono chiesti se fosse da intendere come una minaccia o una premonizione. La campagna social, diventata virale in Italia e in Svizzera, annuncia l’uscita del libro La grande alluvione di Andrea Bertagni, giornalista e scrittore svizzero.

Si voleva scioccare. Il paradosso della campagna è stato scoprire che le persone non sono rimaste più di tanto stupite per le immagini surreali, in un certo senso erano già preparate. In fondo il tema dei cambiamenti climatici è nel dibattito pubblico da anni. Il 15 marzo, tra soli due giorni, si terrà il primo Global Strike For Future, la manifestazione che invita i giovani di tutto il mondo a scendere in piazza in difesa del futuro del pianeta.

La grande alluvione è infatti un romanzo distopico e fantastico, ambientato nel 2037 in una Milano post-inondazione. Il protagonista è Cece, giovane pubblicitario che in un giorno lavorativo come tanti si trova di fronte a un’inondazione di dimensioni apocalittiche che ha cancellato la città e i suoi abitanti. Si salvano in pochi, per la maggior parte sono i cittadini immigrati che erano stati confinati in tunnel della metro resi stagni. Quindi Cece deve mettersi al sicuro e insieme alla sua innamorata musulmana Nahmira cominciare a ricostruire una città, Mila’hàn, in cui si intrecciano storie di spietatezza e solidarietà, cinismo e passione, antichi privilegi e tentativi di costruire una società più giusta e tollerante della precedente. Acqua fonte di vita e acqua distruttrice; dalla catastrofe nascerà forse un nuovo equilibrio. È una storia di morte e di rinascita, distopica certamente, ma che affronta temi reali e profondamente attuali: climate change, razzismo, xenofobia… ma anche amore, riscatto, collaborazione. Andrea Bertagni spera che il suo libro rimanga un romanzo di fantasia, di certo non un manuale di Storia. Parte dallo scenario narrativo dell’emergenza, ma stamani alla presentazione del suo libro ribadisce l’importanza di agire subito, quando abbiamo ancora spazio di manovra. «Il tema dell’ambiente non è più un tema solo politico, è un tema di civiltà che riguarda tutti i settori della società» dichiara. Occorre partire dall’educazione e dalle scuole, per questo la presentazione si è svolta nella piscina di Nexus Academy, davanti a una platea di bambini e bambine dell’ICS International School Milano, la prima scuola dell'innovazione dedicata ai bambini e ragazzi da 0 a 18 anni, dove alcuni alunni hanno raccontato progetti e idee sul futuro del pianeta con un’attenzione particolare per il riutilizzo delle risorse e alla solidarietà.

Dall’esempio di migliaia di studenti che affiancano in questi giorni la giovanissima attivista svedese Greta Thunberg nelle sue iniziative di sciopero e di sensibilizzazione, possiamo notare quanto i giovani siano già sensibili e reattivi al tema ambientale. Probabilmente le sensibilità da attivare sono altre, quelle che nel romanzo sono incarnate dai milanesi autoctoni restii a creare un dialogo con i milanesi d’adozione (gli immigrati). Si tratta a ben vedere di un dialogo sia tra generazioni che tra settori della società. I giovani sono spesso ingabbiati nella frase “sono il futuro”: forse occorrerebbe dare loro più ascolto e più possibilità di agire nel presente.

Sebastian Brocco, giovane ricercatore dell’Università Bicocca di Milano e professionista di CORE-lab, intervenuto alla presentazione, ha sottolineato l’urgenza di azioni concrete che dal Global Strike for Future in avanti portino a comportamenti concreti, grandi e piccoli, per migliorare le condizioni del pianeta. Alluvione e desertificazione sono le due facce della stessa medaglia dei cambiamenti climatici, ha sottolineato. Pensiamo per esempio alla nostra magnifica Toscana: ad agosto 2017 era allarme siccità, un mese dopo era allarme alluvione. Brocco ipotizza diversi scenari per il 2100, collegati all’aumento della temperatura media del pianeta. Con le politiche correnti l’aumento si stima in 3.1-3.7°C. Per rimanere sotto i 2°C di aumento occorre azzerare le emissioni entro il 2100, mentre per rimanere sotto 1,5°C è necessario riassorbire CO2 dall’atmosfera. Cosa possiamo fare qui e ora: adottare scelte di consumo sostenibile e creare cultura, ogni giorno a piccoli passi.

Comunicazione, giovani e cultura sono anche le tre anime dell’editore Tralerighe che, in collaborazione con A14 stamperia d’arte, ha ideato anche un concorso per gli studenti: i giovani con meno di 25 anni potranno individuare una scena del libro che li ispiri e realizzare una illustrazione che sarà selezionata per essere inclusa tra le pagine nella ristampa de La grande alluvione. Il regolamento e i dettagli del concorso, a cui è possibile partecipare fino al 30 giugno 2019, sono disponibili online: www.tralerighe.biz/concorso-la-grande-alluvione.

L’autore Andrea Bertagni parteciperà alle manifestazioni a Milano per il clima in programma questo venerdì, 15 marzo, alle ore 9 in Piazza Della Scala e alle 15 in Piazza Governo. Seguirà un tour di presentazioni in asili, scuole elementari, licei artistici e reparti di ostetricia e pediatria in Italia e Svizzera.

 

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