The Floating Piers/ Selfie, politica, picnic... l'arte è "condivisa" - Affaritaliani.it

Culture

The Floating Piers/ Selfie, politica, picnic... l'arte è "condivisa"

"The Floating Piers": quella di Christo sul lago d'Iseo è un'opera d'arte fruibile e condivisa. Gli spettatori la rendono viva e diventano i protagonisti

Di Maria Carla Rota
@MariaCarlaRota

C’è chi ne ha approfittato per sdraiarsi a prendere il sole e chi ha improvvisato un picnic, chi si è scattato gli immancabili selfie e chi ha portato a passeggio il cane. Allegria, divertimento e spensieratezza, ma non solo. Un gruppo di attivisti politici ha improvvisato anche un velocissimo flash mob sollevando delle gigantesche lettere di stoffa nera. Chi guardava dall’alto ha visto comporsi la scritta “VOTA NO” in contrasto con lo sfondo giallo-arancione della passerella: “E’ un invito per andare a votare al referendum costituzionale del prossimo ottobre”, ha dichiarato uno dei promotori del gesto.

Insomma, The Floating Piers, l'imponente opera dell'artista bulgaro-americano Christo sul lago d'Iseo, inaugurata sabato 18 giugno e visibile fino a domenica 3 luglio, è stata letteralmente presa d’assalto. Dopo il "tutto esaurito” di ieri, anche oggi le persone si sono messe in coda all’alba e già alle 8 del mattino bisognava attendere almeno due ore per riuscire a "camminare sulle acque”.

Percorribile in entrambi i sensi di marcia, la passerella è accessibile gratuitamente 24 ore su 24, ma il flusso di accessi viene tenuto costantemente sotto controllo. In molti nella giornata di sabato non sono riusciti a percorrerla a causa del record di visitatori: ben 55mila, compresi molti vip e rappresentanti delle istituzioni, tra cui il ministro Maria Elena Boschi e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. In caso di maltempo la passerella viene prontamente evacuata e chiusa al pubblico. Così è successo sia sabato che domenica: ci sono stati momenti di allerta meteo da “codice rosso” in cui, per precauzione, le visite sono state sospese. Se a questo si aggiungono parcheggi esauriti, navette e battelli sovraffollati, collegamenti ferroviari sospesi, visitare l’opera di Christo può diventare una vera e proprio impresa. Un’opera d’arte per così dire ‘sofferta', ma intensa e suggestiva.



Negli ultimi giorni abbiamo assistito alle immagini dall’alto delle passerelle galleggianti, prima bianche e poi ricoperte di stoffa gialla, come fossero le linee di un quadro disegnato sull’acqua del lago, a cavallo tra le province di Bergamo e Brescia. Ma da ieri quest’opera di "land art" è diventata anche una forma di arte vivente. Protagonisti i visitatori che sono entrati a far parte dell’opera stessa. Qualcuno ci ha anche preso troppo gusto, a quanto pare.

Oggi non si poteva raggiungere, fin dall’alba, l’isola di San Paolo, proprietà privata della famiglia Beretta, con la sua splendida villa. Uno dei tratti più affascinante del percorso ideato dall’artista. "Troppi rischi - diceva uno steward attorno alle 10 del mattino -. Dopodiché datevi anche le risposte che volete su questa particolare chiusura". "Ieri c’è stata molta indisciplina, in parecchi si sono fermati a lungo per un pic nic, non è accettabile”, ha aggiunto un collega. Perché è vero che la passerella si può e si deve vivere, ma è anche vero che resta un’opera d’arte e non una semplice occasione per una gita domenicale. “Non bisogna sostare per troppo tempo nella stessa zona - ha aggiunto un’altra sorvegliante -. Meglio soffermarsi solo per qualche minuto, scegliendo diversi punti del tracciato. L’opera va vissuta così”.



Effimera e straordinaria, la passerella inizia a snodarsi per le strade del centro e, con i suoi 5 km, consente di fare una passeggiata a filo d'acqua da Sulzano a Montisola, passando per l'isola di San Paolo. E' realizzata con un sistema modulare di pontili galleggianti, composto da 200mila cubi in polietilene ad alta densità, interamente ricoperti da 70mila metri quadrati di un tessuto particolare, un tipo di nylon, fatto realizzare dall'artista, proprio perché diventa cangiante con l'acqua e l'umidità, virando dal giallo 'dalia' all'oro acceso fino a tendere al rosso. "Continua a cambiare con la luce e crea un effetto dorato sul lago" aveva commentato Christo. L'opera è costata attorno ai 15 milioni, e incredibilmente non pesa sulle casse nostrane, perché la cifra e' stata pagata, come di consueto, interamente dall’artista.