Economia

Addio a Giuseppe Berta, lo storico economista delle industrie e della Fiat

di Redazione Economia

Si è spento a 72 anni dopo una lunga battaglia con una grave malattia

Morto Giuseppe Berta, lo studioso dell'industria e della Fiat

Giuseppe Berta, rinomato economista e storico volto della Fiat e dell'industria italiana, è scomparso all'età di 72 anni nella sua residenza a Torino. La morte è avvenuta dopo una lunga lotta contro una grave malattia dalla quale si era in parte ripreso, ma non del tutto. Non sono previsti servizi funebri in sua memoria.

Oltre ad essere stato docente associato di Storia Contemporanea presso l'Università Bocconi di Milano, Berta ha ricoperto ruoli di rilievo in varie istituzioni: ha fatto parte del Comitato Scientifico della Fondazione Feltrinelli e del Comitato Scientifico del Centro Studi della Confindustria. Inoltre, è stato consigliere di amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi di Torino dal 2004 al 2017. Tra il 1996 e il 2002, ha diretto l'Archivio Storico Fiat.

Berta è sempre stato riconosciuto come un intellettuale libero e critico, capace di esprimere opinioni indipendenti anche nei confronti di grandi aziende come Fca e Stellantis. L'erudizione di Berta è soprattutto sfociata nella sua produzione accademica. Molto lungo l’elenco dei libri che ha scritto riguardo il settore automobilistico italiano e sul panorama industriale del Paese, editi da case editrici rinomate come Einaudi, Il Mulino, Feltrinelli e Edizioni di Comunità.

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Come fondatore e presidente dell'Associazione di Storia e Studi sull'Impresa (Assi), ha contribuito significativamente alla comprensione della storia industriale italiana, con uno sguardo che non trascurava mai il punto di vista dei lavoratori. La sua analisi critica è emersa chiaramente anche nel suo libro "L'Italia delle fabbriche - La parabola dell'industrialismo del Novecento" (Il Mulino), dove ha dedicato un lungo capitolo alla nascita della Lega Industriale, preludio alla futura Confindustria.

La scomparsa del professor Berta rappresenta una perdita significativa per il mondo accademico e imprenditoriale. Insieme alla precedente scomparsa di Valerio Castronovo nel marzo 2023, anch'egli nativo di Vercelli e studioso della Fiat.