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Economia

AI, luci ed ombre della nuova rivoluzione

AI, Intelligenza Artificiale, Intelligenza Rigenerativa parole che tutti ormai sentono ma che sono nella disponibilità di conoscenza di pochi. Nei primi scatenano sensazioni differenti a seconda dell’età e dell’approccio tecnologico, i secondi invece si dividono tra entusiasti e preoccupati. Infatti da anni ormai i progressi fatti nel mondo dell’AI sembrano essere inarrestabili e soprattutto senza limiti. Un esempio su tutti la rivoluzione avvenuta nel settore con il lancio di nuovi modelli linguistici come ChatGPT (OpenAI). Modelli che hanno scatenato la concorrenza degli altri  giganti Big Tech desiderosi di arrivare alla leadership nel settore. Al contempo però, insieme all’evidenza dei molti vantaggi della nuova rivoluzione, altrettanto evidenti sono sempre più le preoccupazioni sulle conseguenze di un progresso che molti considerano pericoloso. Progressi illimitati? Forse si ma è anche vero che si cominciano a vedere i tanti limiti che questa tecnologia si trova a dover affrontare E a questo proposito è nata una nuova parola inglese “backlash” che sta a significare la frenata dell’AI.  Una frenata docìvuta al fatto che l'AI si sta trovando ad affrontare dffficoltà nel trattamento di alcuni dati.

AI, la crescita potrebbe non essere illimitata

Secondo alcune fonti e studi, tra cui quelli di “The Data Provence”, le più importanti fonti web utilizzate per addestrare i modelli di intelligenza artificiale hanno iniziato a limitare l’uso dei loro dati. Questo porterebbe a rallentare se non ad arrestare l’inarrestabile sviluppo della tecnologia stessa. Detto questo ci sono però altri punti di domanda che preoccupano. I tre più importanti sono la sostenibilità, la sicurezza e l’impatto sull’economia/lavoro. Per quanto riguarda la sostenibilità,  se è evidente l’aiuto che l’AI puo’ dare al pianeta su questo versante, dall’altro è anche vero che i data center funzionano con una quantità enorme di energia. E il consumo di energia non è l’unico elemento critico. L’elaborazione dei dati necessita di grandi quantità d’acqua per raffreddare i processi di raffreddamento e mantenere in equilibrio la temperatura.  Il consumo totale di acqua da parte dei data center a livello globale è cresciuto del 6% ogni anno tra il 2017 e il 2022. Sulla sicurezza, quella relativa al controllo della macchine sugli umani , se ne sta parlando fin troppo. Le Big Tech stanno investendo quantità enormi per sviluppare velocità e tecnologia per vincere la competizione con i concorrenti e sembrano non prendere in seria considerazione questo pericolo.

AI, gli impatti su economia e lavoro

Riguardo agli impatti su economia e lavoro molti istituti hanno fatto analisi abbastanza preoccupate.  il Fondo monetario internazionale, ad esempio, ha rilevato in un recente studio, come l’AI avrà il potere di riconfigurare il mercato del lavoro e dare impulso all’economia. Ma questo processo avverrà anche con il sostegno delle imprese che, al momento , non sembrano essere ancora preparate ad adeguare i propri processi alle nuove opportunità offerte dall’AI e faticano a trovare competenze di AI “ritagliate” sulle loro esigenze. Insomma opinioni contrastanti tra pessimisti ed ottimisti. Il FMI , nel suo studio, ha consigliato ai paesi di concentrarsi per prima cosa nella delocalizzazione della manodopera e e per secondo sul miglioramento dei quadri normativi. E l’Europa, per una volta, è arrivata prima della Stati Uniti, con l’approvazione del Regolamento sull’Intelligenza Artificiale. Nella volontà dei legislatori  la nuova legge dovrebbe garantire che i sistemi di AI utilizzati nell’UE siano sicuri e rispettino i diritti fondamentali dei cittadini. Ed infine riescano a sviluppare investimenti e innovazione. Tutto perfetto ? Assolutamente no ma in evoluzione con la speranza che la velocità dell’AI  non superi la capacità umana di legiferare per tenerla sotto controllo. La sfida tra umani e robot è ufficialmente aperta.

 

 

 

 

 

 

 

 






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