Economia
AT1, che cosa sono i prodotti finanziari che hanno affossato Credit Suisse
Sono titoli di debito che garantiscono buona redditività e non hanno scadenza: ma non garantiscono il rimborso in caso di default
AT1, che cos'è il prodotto finanziario che ha affossato Credit Suisse
Li chiamano AT1 e rappresentano il nuovo spauracchio della finanza. La “A” sta per Additional, la “T” per Tier: si tratta in sostanza di titoli di debito che garantiscono una buona redditività (intorno al 5-6%) e che non hanno scadenza e hanno lo scopo di assorbire le perdite senza incidere sull'operatività dell'entità. Perché se ne parla? Perché sono gli strumenti finanziari che hanno fatto vacillare Credit Suisse perché si attivano al raggiungimento di un determinato parametro negativo (nello specifico la solvibilità della banca sotto il 7%) e soprattutto in caso di default non sono titoli destinati al rimborso privilegiato.
Visto che in Europa circolano 250 miliardi di euro di questa tipologia di prodotto, con l’Italia che si è mostrata particolarmente accorta e ha scelto di non eccedere. Tant’è che solo il 7% degli AT1 continentali si trova nel nostro Paese. Eppure pare che anche questa cifra sia considerata eccessiva, tant’è che Unicredit avrebbe deciso di rifondere 1,25 miliardi di AT1 entro giugno. Una mossa non scontata che permetterebbe a Piazza Gae Aulenti di “ripulirsi” di una possibile grana. Da Unicredit ovviamente nessun commento ufficiale, ma certo si tratterebbe di una scelta oculata.
Il sistema bancario italiano è solido, abbiamo continuato a ripetere. E in effetti non c’è motivo per pensare il contrario. Però certo che qualche piccolo segnale di surriscaldamento inizia a registrarsi. Prova ne sia il costo dei Cds, i prodotti che “assicurano” in caso di default di un istituto di credito, che sta iniziando a lievitare. Il che significa un aumento della rischiosità. Se si esclude Bbva, infatti, tutti i principali istituti di credito europei hanno visto aumentare il costo del Cds. E quello di Mps è passato da 338 a 605.