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Economia
Autostrade, Castellucci "personalità spregiudicata": il perché dell'arresto

CLICCA QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA DELLA PROCURA DI GENOVA CHE HA PORTATO AGLI ARRESTI DI TRE EX TOP MANAGER E TRE ATTUALI DIRIGENTI DI AUTOSTRADE (FRA CUI L'EX CEO ANCHE NUMERO UNO DI ATLANTIA GIOVANNI CASTELLUCCI)

“Il pericolo attuale e concreto di inquinamento probatorio e di reiterazione di reati della stesse specie di quelli per cui si procede”, ad opera di "una personalità spregiudicata e incurante del rispetto delle regole, ispirata a una logica strettamente commerciale personalistica, anche a scapito della sicurezza collettiva”.

Sono le motivazioni con cui la Procura di Genova questa mattina ha deciso di mettere agli arresti domiciliari l'ex amministratore delegato di Atlantia e di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci nell’ambito di un'indagine, avviata un anno fa a seguito dell'analisi della documentazione informatica e cartacea acquisita nell'inchiesta principale legata al crollo del Ponte Morandi, relativa alle criticità, in termini di sicurezza, delle barriere fonoassorbenti, del tipo integrate modello "Integautos", montate sulla rete autostradale. I reati contestati sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.

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“Con riferimento all'indagato Castellucci Giovanni - scrive il Gip di Genova Paola Faggioni nell’ordinanza di cui Affaritaliani.it è giunto in possesso e che pubblica in esclusiva - si osserva che il predetto, come già ampiameme esposto in precedenza, era amministatore delegato di Aspi ed era perfettamente al corrente della situazione di problematicità delle barriere e costantemente informato sulle sulle decisioni per la gestione delle stesse, che ha pienamente avvallato e sostenuto.  Ha da sempre avuto il pieno controllo di Aspi e per molto tempo anche di Atlantia e, nonostante le sue dimissioni dal gruppo, sussiste il pericolo attuale e concreto di inquinamento probatorio e di reiterazione di reati della stesse specie di quelli per cui si procede. Tali esigenze cautelari si desumono principalmente dalle modalità della condotta, sintomatiche di una personalità spregiudicata e incurante del rispetto delle regole, ispirata una logica strettamente commerciale e personalistica, anche a scapito della sicurezza collettiva”.

Da questa mattina i militari della Guardia di finanza di Genova, coordinati dalla Procura hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari, nei confronti di tre ex top manager e tre attuali dirigenti di Autostrade per l'Italia. In particolare si tratta di tre arresti domiciliari e tre misure interdittive: oltre a Castellucci, i domiciliari sono stati disposti per gli ex manager Michele Donferri e Paolo Berti, rispettivamente ex direttore manutenzione e ex direttore centrale operativo della società. Per altri tre dirigenti sono state disposte le interdittive. Si tratta di Stefano Marigliani, ex direttore del Primo Tronco di Genova trasferito a Milano ad altro incarico, Paolo Strazzullo, responsabile delle Ristrutturazioni Pianificate, e Massimo Miliani, responsabile dei rapporti con i fornitori. 

L'INTERCETTAZIONE. Nel corso di una conversazione intercettata e contenuta nell'ordinanza applicativa di misure cautelari, un indagato sottolinea che la resina utilizzata per gli ancoraggi è difettosa e totalmente inefficace: ''E' incollato col Vinavil'', dice mentre altre barriere fonoassorbenti si sono "sbragate". Inoltre nella stessa conversazione viene sottolineato che ''le barriere Intergautos non sono a norma di legge''. Dalle carte emerge anche come Donferri imposta la strategia per mettere una pezza alla errata progettazione delle strutture garantendo il massimo risparmio all'azienda che altrimenti avrebbe dovuto spendere 140 milioni di euro. "Quante sono le ribaltine scese - chiede Donferri - e quanti i Comuni che hanno rotto il c...? Solo Rapallo ha rotto il c...". E poi, ridendo: "Gliele abbiamo ritirate su e ci siamo inventati il criterio della manutenzione...".

@andreadeugeni

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