Economia
Banca d'Italia, Visco rilancia la bad bank. Grexit può essere destabilizzante

BENE GOVERNO SU CONTI, GARANTITA LA SOSTENIBILITÀ. La politica di bilancio del governo tesa a cercare "un equilibrio tra rigore e sostegno all'economia" e' stata "appropriata", e gli interventi messi in campo fino ad oggi in Italia sul sistema pensionistico pubblico garantiscono "la sostenibilita'" dei conti pubblici. "In un contesto ancora difficile - ha spiegato Visco - la politica di bilancio ha cercato un equilibrio fra rigore e sostegno dell'economia, in conformita' con i margini di flessibilita' esistenti nelle regole europee, mantenendo negli ultimi anni il disavanzo entro il 3 per cento del Pil". Dopo "gli interventi fortemente restrittivi imposti dalla crisi di fiducia del 2011", il governatore della Banca d'Italia giudica "appropriato dosare le azioni di consolidamento di bilancio per non ostacolare la ripresa". "Grazie anche agli interventi di riforma del sistema pensionistico pubblico - ha sottolineato Visco - piu' che in altri paesi europei la sostenibilita' di lungo periodo della finanza pubblica puo' essere garantita. Tuttavia, dall'inizio della crisi finanziaria l'incidenza del debito sul prodotto e' salita di oltre 30 punti percentuali, al 132 per cento, soprattutto a causa della mancata crescita economica. Il ritorno a livelli piu' elevati di crescita nominale del reddito, insieme con una politica di bilancio ancora prudente, consentira' di avviare una rapida riduzione del rapporto tra debito e prodotto".
BANCHE, MIGLIORANO CREDITO E REDDITIVITA' MA CRISI PESA. RIDUCANO I COSTI ED ESPANDANO LE FONTI DI RICAVO. Il mercato del credito e la redditività delle banche mostrano "segni di miglioramento", ma il lascito della crisi resta ancora pesante sui bilanci degli istituti di credito che hanno dunque difficolta' ad allargare troppo i nuovi prestiti. "In marzo", osserva il Governatore, "i prestiti alle imprese erano del 2,2 per cento piu' bassi di un anno prima, con una forte attenuazione della caduta che osserviamo da tre anni". E tuttavia, aggiunge, "le condizioni creditizie restano eterogenee". In particolare, "nei settori dell'economia dove le prospettive sono già migliorate i prestiti alle aziende con condizioni finanziarie equilibrate hanno ricominciato a crescere", mentre "nei settori per i quali la ripresa e' piu' lenta", come nelle costruzioni, "si registra tuttora una flessione". Anche la qualità del credito e la redditivita' dei maggiori gruppi bancari e' migliorata nel primo trimestre. "Ma l'eredità della recessione", afferma Visco, "pesa ancora sui bilanci delle banche. Alla fine del 2014", sottolinea il governatore, "la consistenza delle sofferenze e' arrivata a sfiorare i 200 miliardi, il 10 per cento del complesso dei crediti; gli altri prestiti deteriorati ammontavano a 150 miliardi, il 7,7 per cento degli impieghi. Prima della crisi, nel 2008, l'incidenza delle partite deteriorate era, nel complesso, del 6 per cento. A fronte di queste esposizioni le banche accantonano risorse cospicue; effettuano svalutazioni che assorbono larga parte del risultato operativo e limitano l'autofinanziamento. Ne deriva", conclude il governatore, "un vincolo all'erogazione di nuovi prestiti". "Per recuperare redditività le banche possono contenere ancora i costi e ampliare le fonti di ricavo". Per Visco "non pochi intermediari, soprattutto di medie dimensioni, stanno valutando operazioni di concentrazione, anche in risposta alle recenti innovazioni normative". Tuttavia, avverte il numero uno di Palazzo Koch, nelle sue Considerazioni finali, "i benefici potenziali delle operazioni sono cospicui ma non scontati: richiedono interventi decisi sul piano organizzativo, nella razionalizzazione dei sistemi distributivi, nella gestione dei rischi, nel ricorso alla tecnologia".
CRISI GRECIA, IMPATTO LIMITATO MA PUÒ ESSERE DESTABILIZZANTE. VA GOVERNATA, È INTERESSE DI TUTTI. La crisi greca ha avuto finora un impatto "limitato" ma l'incertezza alimenta "tensioni gravi, potenzialmente destabilizzanti". "E' nell'interesse di tutti i paesi dell'area dell'euro la crisi" della Grecia "va governata".
PA ARRETRATA, RINNOVARE E' CONDIZIONE PER REVISIONE SPESA. La pubblica amministrazione italiana e' "arretrata" rispetto ad altri Paesi e il rinnovamento e' la "condizione" necessaria per attuare la revisione della sepsa pubblica. "Nelle nostre indagini - ha osservato Visco - le imprese segnalano con chiarezza le difficolta' dovute al sovraccarico di adempimenti burocratici e all'instabilita' delle norme. Gli indicatori disponibili ci collocano nel complesso in posizioni arretrate nel confronto internazionale, anche se in tutte le aree del Paese realta' in ritardo coesistono con esempi virtuosi. Il rinnovamento dell'amministrazione, avviato da alcuni anni e che il governo si e' dato come obiettivo, e' anche la condizione per attuare processi di revisione della spesa pubblica che salvaguardino e potenzino la qualita' dei servizi".