Bce, che stress le banche tedesche: arriva la bacchettata di Draghi - Affaritaliani.it

Economia

Bce, che stress le banche tedesche: arriva la bacchettata di Draghi

E poi Berlino ci fa ancora la morale

Morale della favola: la sensazione è che per una volta a non aver fatto in modo sufficientemente incisivo di "compiti a casa" siano state proprio le banche tedesche, non quelle italiane: mentre Unicredit puliva a fondo il proprio bilancio, mentre Intesa Sanpaolo interveniva con grande oculatezza nel "salvataggio" di Bpvi e Veneto Banca, mentre Mps veniva messo in sicurezza attraverso una pur complicata operazione di "ricapitalizzazione preventiva", le loro controparti tedesche sono apparse incapaci di accelerare nell'uscita dalla crisi.

Così probabilmente hanno ragione gli uomini di Macquarie Bank: questa volta il mercato ha esagerato nel penalizzare le banche, tanto più proprio alla luce delle implicazioni delle nuove indicazioni della Bce sugli Npl. "Il 70% delle nuove esposizioni non performanti (Npe)", hanno fatto notare gli analisti, è "secured per le banche italiane", mentre come detto le nuove Npe sono tornate sui livelli pre-crisi; pertanto "le implicazioni di breve termine delle nuove regole sono limitate e le nostre stime di accantonamenti per perdite su crediti per il 2017-2019 già ben riflettono uno scenario più prudente". Non così, forse, nel caso delle banche tedesche: chissà se Angela Merkel ha ricevuto forte e chiaro il messaggio ben poco criptico inviato da Eurotower?

Luca Spoldi